martedì 31 luglio 2012

Ilva, l’ematologa: “I miei 400 pazienti per un lavoro rischiano la vita”


La dottoressa Barbara Amurri lavora all'ospedale Moscati di Taranto e racconta perché lavorare in questa città è la sua missione: "Qui muoiono come mosche e vedono morire i loro figli, eppure cercano una ‘sistemazione’ all’Ilva o all’Eni o alla Cementir anche per loro. É la dannazione di questa terra: il non pensare al futuro"

Se li ricorda uno ad uno i suoi 400 pazienti ammalati di linfoma. Le storie, i nomi, la loro indole. Perfino il carattere. Per lei non sono mai un numero. Anche perché nella città più inquinata d’Italia, fino a poco tempo fa non c’era un registro tumori. “Una vergogna”, è l’unica parola dura che usaBarbara Amurri, 56 anni, gli ultimi dieci trascorsi tra le mura del reparto di Ematologia dell’Ospedale Moscati di Taranto, che ha fondato nel 1993 insieme all’allora primario Patrizio Mazza, ora consigliere regionale dell’Idv. Quando torna a casa, nel quartiere San Vito, quartiere della marina, e il vento gira, “è come respirare direttamente con la canna del gas in bocca”.

il bilancio di previsione: tra scarica-barile e responsabilità


Davanti ad un bilancio consolidato nella spesa dalla precedente amministrazione Albetti, (sulla quale è praticamente impossibile intervenire se non solo marginalmente), tocca all’attuale maggioranza trovare quelle entrate mancanti per 3.600.000 €, dovute al taglio dei trasferimenti operati dallo stato e dalla Regione Lombardia.
Ex sindaco e ex assessori danno lezioni alla nuova giunta, dicendo grosse bugie e facendo osservazioni strumentali che non servono a nulla.

I ricchi non producono ricchezza, se la godono.

Chi produce ricchezza per tutti sono i consumi della massa che non può spendere, strozzata dall’economia parassita che crea solo disoccupati. Ed intanto proliferano i nuovi spalloni, tecnologici.

 

Il mito della produzione con conseguente creazione di ricchezza per il proletariato non esiste più, l’imprenditore classico non esiste più ed il mondo è in mano ai parassiti della finanza che si creano profitti scandalosi sui debiti di Stato, spesso i proventi dell’alta finanza sono in paradisi fiscali come i proventi della malavita organizzata e dei banditi di Stato che in Italia abbondano. Per una economia più equa e per distribuire la ricchezza in modo adeguato ci vuole una rivoluzione di massa che tarda troppo in quanto la categoria dei parassiti di alto bordo è protetta dalla classe intermedia asservita che difende le briciole dei suoi privilegi.

Università: più tasse per tutti


Sei in regola con gli esami e la tua famiglia dichiara meno di 40mila euro l’anno? Allora sei relativamente al sicuro: tra il 2013 e il 2016 pagherai le stesse tasse universitarie di oggi, con ritocchi fisiologici che dipenderanno dall’inflazione. In tutti gli altri casi, invece, le tasse aumenteranno. Che tu sia in regola o no. Aumenteranno fino a raddoppiare se sei uno studente “pigro e figlio di papà”, ovvero con un reddito dichiarato sopra i 150 mila euro l’anno. Aumenteranno del 50% con un reddito compreso tra i 90 e i 150 mila euro. E aumenteranno “solo” del 25% con un reddito inferiore se sei fuori corso.
Le tasse universitarie, insomma, sembrano destinate a crescere anche per gli studenti in regola con gli esami.

lunedì 30 luglio 2012

BOSSI TUONA: NON POSSIAMO RESTARE IN ITALIA


Di fronte a quello che considera il fallimento dello Stato italiano, il presidente della Lega Umberto Bossi è convinto che «il punto di non ritorno è già passato, non possiamo restare in Italia: c'è solo una strada, la secessione». Bossi lo ha detto intervenendo a una festa del Carroccio in provincia di Varese.  Bossi ha preso spunto dal discorso pronunciato prima di lui dal presidente della Provincia di Varese, Dario Galli, che aveva invocato uno sforzo per «padanizzare il resto d'Italia» al più presto. «Non dobbiamo padanizzare l'Italia - ha attaccato Bossi - dobbiamo mandarla a fanculo». E questo soprattutto perchè, secondo l'ex ministro delle riforme, «non è possibile pensare che Roma possa cambiare: Roma vuole solo il nostro portafoglio».

La destra irresponsabile


Sull’Europa non soffia un buon vento. Le incertezze che avvolgono il vertice Ue di domani si ripercuotono su ogni Paese e richiedono a tutti un robusto senso di responsabilità. In Italia purtroppo le cose sembrano andare in un’altra direzione. Si stanno addensando nubi pesanti su Palazzo Chigi. La minaccia, ancora una volta, viene da destra. Il ritorno sulla scena di un aggressivo Berlusconi rischia si far saltare il fragile equilibrio della «strana maggioranza» che sostiene Monti. Sono troppi gli strappi che si fa fatica a pensare che si tratti solo di un movimentismo tattico.

Il ritorno alla lira? Diciamolo chiaramente: sarebbe una follia


C’è un sentimento che da mesi sta penetrando nella società italiana. A più livelli cresce l’idea che, per il bene dello stesso Paese, l’Italia dovrebbe uscire dall’eurozona. La moneta unica è odiata, colpevolizzata, offesa. Sia da destra sia da sinistra arrivano nuove spinte che vorrebbero un ritorno alla lira. «L’euro ci ha impoverito», dicono i più. E ancora: «Siamo un Paese forte, non abbiamo bisogno di questa moneta senza futuro». Parole che non solo sono sbagliate, ma che fanno riflettere sulla capacità della società civile italiana di comprendere quali rischi ci siano da un eventuale secessione dall’euro.

Sanità, franchigia sui ticket. Si pagherà in base al reddito


Rivedere il rapporto di compartecipazione (contributo alle spese di esami, visite, analisi col quale ogni cittadino condivide le spese del servizio sanitario pubblico) alle prestazioni ipotizzando una franchigia, fino al cui raggiungimento si paga in funzione dei redditi, superata la quale non c'è più ticket ma gratuità.
Solo così si potranno evitare ticket previsti dal precedente governo per il 2014.
Questa è la proposta fatta domenica 29 luglio dal ministro della Salute, Renato Balduzzi a Tgcom24.
L'EREDITÀ DI TREMONTI. «Il sistema attuale dei ticket non è il massimo in materia di equità, trasparenza e omogeneità sul territorio», ha spiegato il ministro. «Inoltre se non facciamo nulla dal 2014 sulla base di una decisione presa dal precedente governo scatteranno 2 miliardi di ticket aggiuntivi».

venerdì 27 luglio 2012

Formigoni indagato, dov’è l’opposizione?


Guardi Formigoni. Impettito e tronfio nell’aula del consiglio regionale. Pensi che dovrebbe dimettersi. E poi? Cerchi il suo avversario alle ultime elezioni. E ti ricordi che si tratta diPenati. Meglio evitare.
Cerchi il vice del governatore. E’ il leghista Gibelli che, su mandato del suo partito, tiene in vita la giunta del Celeste per “opportunità politica”, dice, ma è semplicemente un ricatto. Pensi che sarebbe necessario (e normale) votare il prima possibile.
Formigoni è lì da 18 anni, la Regione è praticamente roba sua. Può bastare. Quindi elezioni. Ma se poi dovesse ricandidarsi e vincere di nuovo? Chi sarebbe pronto a sfidarlo? Chi in grado di sconfiggerlo? Macché, un volto e un nome non riesci neanche a immaginarlo. Fuori dalla Regione? Lasocietà civile da cui è spuntato Giuliano Pisapia può offrire un altro candidato vincente?

Patto segreto Alfano-Bersani: elezioni l'11 e il 12 novembre


La data è decisa. L'accordo c'è. Elezioni politiche domenica 11 e lunedì 12 novembre.

Nonostante le dichiarazioni ufficiali di circostanza, Angelino Alfano e Pierluigi Bersani hanno trovato l'intesa per far terminare il governo Monti subito dopo l'approvazione del Parlamento degli ultimi decreti, spending review in testa. Lo spread è arrivato ai livelli di Berlusconi e i mercati attendono risposte certe per il futuro. Quindi è inutile proseguire con questa situazione e il Paese non può permettersi una campagna elettorale di otto mesi.

cemento da mangiare


Il 46% degli italiani teme che la produzione di cibo non sia sufficiente a soddisfare la domanda. Teme cioè che dai campi e dagli allevamenti non venga e quindi non ci sia abbastanza cibo per tutti. Nonostante questa evidentemente diffusa convinzione però, nel nostro Paese, il cemento continua a farla da padrone rubando sempre più spazio ai terreni agricoli. Con grande consenso di fatto dei cittadini che accettano, anzi molto spesso reclamano, quando addirittura non fanno da soli, la trasformazione dei campi in cemento. Strano paese che siamo: temiamo di restar senza mangiare e ci comportiamo come fossimo pronti a mangiar cemento. Proprio così, visto che siamo il terzo Paese Ue e il quinto al mondo per deficit di suolo agricolo.

Comunione e Liberazione assolve Formigoni


Lo dice così l'avvocato Martino B., 36 anni, da 20 almeno ciellino doc: «Comunione e liberazione, gli affari, la corruzione, Roberto Formigoni: ma di cosa stiamo parlando? Sfoglio i giornali ed è come leggere Isaac Asimov». Un romanzo di fantascienza.
Nei giorni più duri per il governatore lombardo, indagato dalla procura di Milano per il reato di corruzione transazionale, i militanti di Comunione e liberazione (Cl) fanno quadrato intorno al fratello Celeste. E le cene, le feste, lo yatch a disposizone, i Natali trascorsi in esotici resort a spese dell'amico Pierangelo Daccò?

giovedì 26 luglio 2012

Alcol bandito: Pizzarotti, il nuovo re di ParmaRiad


ParmaRiad ha finalmente  il suo re che di nome fa Pizzarotti.
Di lui abbiamo imparato che va pazzo per il judo e il tiro con l’arco, predilige un abbigliamento casual e sa sopravvivere nei boschi. “Governare con lentezza” potrebbe essere il suo motto, una filosofia di vita targata 5Stelle.
46 giorni ci son voluti per completare la giunta parmigiana, incluso un piccolo incidente non proprio lusinghiero, ovvero la nomina ad assessore all’urbanistica di un piccolo costruttore che un paio di anni prima aveva fatto fallimento. All’imbarazzo è seguita la sostituzione.

La fabbrica veneta con moschea aziendale: “Qui il Ramadan non è un problema”


Tra venerdì 20 luglio e sabato 21, per tutti i musulmani del mondo è iniziato il Ramadan. E anche in Italia, un milione e mezzo di fedeli di Allah osserverà il mese del digiuno e della preghiera fino al 19 agosto. La prima regola da seguire è quella di non mangiare e bere durante le ore di luce, dall’alba al tramonto. Il che può avere ricadute sul benessere fisico e anche sulle prestazioni lavorative. Soprattutto se si considera che quest’anno il "mese sacro" cade nel pieno dell’estate, quando per il tramonto bisogna aspettare anche le 21-21.30. Ma se per alcune aziende le tradizioni islamiche possono rappresentare un problema per la produttività dei lavoratori, ce ne è una che già da molti anni ha pensato bene di adibire una parte della fabbrica a luogo di preghiera per i suoi dipendenti di fede musulmana.

Spread, perché sempre a noi? 10 anni persi, non un euro in più di ricchezza


Punita dai mercati, al centro dell’attacco speculativo, reietta come Grecia, Spagna, Portogallo, l’Italia è davvero messa così male? Mario Monti dalla Russia giura che la colpa non è nostra, tutti gli indicatori economici dicono che i fondamentali economici giustificherebbero al massimo 200 punti di differenziale tra Btp e bund tedesco e non gli assurdi 500 che ci costringono a strangolarci solo per ripagare gli interessi sul debito. Certo, il debito pubblico è quello che è, ma la direzione presa è quella giusta, virtuosa: come mai il Belgio che è messo come noi, ha un deficit di bilancio maggiore, ha anche rendimenti dei titoli di Stato prossimi allo zero contro il nostro 6%? Ieri addirittura al 6,3%, lo 0,1% in più dell’Irlanda, la stessa Irlanda che sta appena cominciando a risollevarsi grazie agli aiuti internazionali, cui parecchi investitori stanno scommettendo di affidare pure noi.

Lombardopoli, la dozzina degli inquisiti: Formigoni, Bossi Jr, Minetti, Penati..


La Lombardopoli si allarga e si ingrossa: con l’iscrizione nel registro degli indagati del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, sono 14 gli indagati tra consiglieri, assessori, dirigenti della Regione Lombardia. Un’ondata di indagini sui vertici politici che coinvolge dalla destra alla sinistra e grazie alla quale la Lombardia può essere ascritta a buon diritto a Regione più indagata d’Italia. Gli indagati vanno dallo stesso Formigoni a Renzo Bossi, da Nicole Minetti a Filippo Penati…
Vediamo, secondo quanto scrive ‘Il Fatto Quotidiano’, l’elenco degli indagati della “Lombardopoli”:
Roberto Formigoni (Pdl)  – presidente della Regione Lombardia  -

mercoledì 25 luglio 2012

I TECNICI E I PUTTANIERI


Una volta c'era Silvio, rimosso per lo spread. Oggi il viceministro Ciaccia dice che sono i mercati che non ci capiscono. Che è colpa loro. Voi avete capito?


Una volta c'era Silvio (e c'è ancora). Lo spread volava alto. Berlusconi era (e lo è ancora) la sintesi dell'Italia che inizia sulle stragi del '92 e della politica a uso e consumo personale. E tra l'altro era un gran puttaniere. Eppure difendeva le famiglie. Preferibilmente quelle che rientravano nello schema dei suoi grandi elettori. Però Silvio andava rimosso mica per una gestione politica antitetica e lobbystica, no, andava rimosso per lo spread. Dicevano. Ci avevano fatto anche un prima pagina chiara, sul punto: “Fate presto”. Diceva.

Tredicesime a rischio?


“Troppe voci, troppo insistenti, parlano in questi giorni di un’ipotesi allo studio per fare cassa: il congelamento delle tredicesime dei dipendenti pubblici e di buona parte dei pensionati”. A lanciare l’allarme è la Confesercenti che, in una nota, aggiunge: “ Una misura di questo genere non solo potrebbe essere considerata discriminatoria e iniqua socialmente, ma sarebbe certamente un drammatico autogol economico che manderebbe i consumi in tilt, spingerebbe migliaia di imprese alla chiusura e provocherebbe la perdita consistente di posti di lavoro autonomi e dipendenti”.

Il Senato approva il semipresidenzialismo. Noi non lo vedremo mai.


Poco più di mezz’ora. Tanto è bastato al Senato per approvare l’introduzione nella nostra Costituzione del semipresidenzialismo. Il progetto del Popolo della libertà che permetterà agli italiani di eleggere direttamente il prossimo presidente della Repubblica. Almeno in linea teorica. Nonostante il voto di Palazzo Madama, la riforma resta un’eventualità. Neppure troppo concreta. Perché in Parlamento mancano le condizioni tecniche e politiche per procedere alla definitiva approvazione dell’intero disegno di legge. E con ogni probabilità l’istituzione del Senato Federale, la riduzione di deputati e senatori, la fine del bicameralismo perfetto e il semipresidenzialismo non vedranno mai la luce.

martedì 24 luglio 2012

“La mafia è roba del Sud, a parlarne si scredita il paese”


Oggi Vittorio Feltri ci dà bella mostra di sé spiegandoci che a lui i discorsi sulla mafia danno noia:
L’argomento non mi interessa, a meno che non sia trattato da Leonardo Sciascia: il suo Giorno della civetta è un capolavoro (discreto anche il film che ne fu tratto). Il resto è noia, comedirebbe Franco Califano cantando d’altro. Mai vista una puntata della Piovra. Il padrino, dopo dieci minuti di proiezione, mi aveva già stufato. Cosa nostra è un affare siciliano, e la Sicilia è lontana, incomprensibile. L’ho visitata senza comprenderla.

IL CAPITALISMO E' MORTO


Spread alle stelle, borse che crollano. Cosa succede?
Sta crollando questo capitalismo basato integralmente sulla finanza e non sull'industria, sull'artigianato, sulla manifattura, sui fondamentali. Sta arrivando alla sua ultima fermata, i nodi vengono al pettine e non si può che assistere all'agonia di un mostro impazzito che è sfuggito al controllo del suo creatore, e nessuno dei grandi medici, accorsi al suo capezzale, riesce a curare. Stiamo assistendo a un'agonia della quale non siamo responsabili, almeno in parte, e su cui non possiamo fare nulla, a meno che non capiamo che dobbiamo cambiare vita, che il modo per sfuggire il più possibile a questa crisi e soprattutto per non creare le premesse per la prossima crisi, è vivere in maniera più sobria, vivere di poco, disertare la borsa e qualunque investimento finanziario, utilizzare il proprio denaro (poco o tanto che sia) per fare cose che abbiano un senso chiaro, magari autoproducendo una parte del nostro cibo, forse creando valore per la produzione di energia che ci serve realmente e concretamente per scaldarci. Pensiamo a installare un pannello solare invece di comprare le azioni di chi li produce. 

C’è la crisi, i parlamentari già in vacanza


Le vacanze si avvicinano, anche per i parlamentari. Certo, il governo vorrebbe farli lavorare quasi fino a Ferragosto, ma al di là dei tecnici e delle loro “assurde” richieste, qualcuno ha deciso di andare già in vacanza. Non da ieri, ma addirittura già da giugno. C’è la crisi, poco importa.
Pdl, quando i leader sono già al mare. Alfano la scorsa settimana si è presentato all’incontro con i“rottamatori” del Pdl in camicia bianca, giacca blu e un’invidiabile abbronzatura. Ora che è stato di fatto destituito dalla leadership del Pdl non gli è rimasto molto da fare. Ma a giugno lui in Parlamento si è presentato solo un giorno: secondo OpenPolis, su 160 votazioni che sono state effettuate, lui ha votato solo una volta.

lunedì 23 luglio 2012

CONTRIBUTI SUI MUTUI PER LA PRIMA CASA


Regione Lombardia e Finlombarda SpA in collaborazione con Abi, supporta le giovani coppie nell’acquisto della prima casa attraverso l’abbattimento di due punti percentuali del tasso di interesse del mutuo stipulato con un Istituto bancario/intermediario finanziario convenzionato con Finlombarda SpA.

Soggetti beneficiari
Il beneficio economico è destinato alle “giovani coppie” in possesso dei seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda:

Silvio rewind


L'avevamo previsto ed è puntualmente successo: l'annuncio del ritorno del Cavaliere sta già producendo la destabilizzazione del pur precario e transitorio equilibrio politico che permette al Governo di operare.
Ad ogni votazione mancano un quarto circa dei voti del Pdl, qualcuno dei presenti invece dichiara che è tutto sbagliato, qualcuno che è giusto ma troppo poco, qualcun'altro che è in perfetta continuità col governo precedente. Nessuno degli accordi fatti viene più rispettato: dalle riforme istituzionali alla legge elettorale alla semplice presidenza di commissione, ricompare ad ogni piè sospinto la vecchia maggioranza Pdl-Lega, con buona pace delle dichiarazioni di Maroni al popolo leghista. Per questo, in estrema sintesi, il Pd ha abbandonato l'aula la scorsa settimana.

La lettera di Scarpinato: “Caro Paolo, tempo scaduto per i sepolcri imbiancati”


L’intervento di Roberto Scarpinato, procuratore generale della Corte di Appello di Caltanissetta, letto alla commemorazione per i 20 anni dell’assassinio di Paolo Borsellino, con il quale ha lavorato fianco a fianco nel pool antimafia.

Caro Paolo,
oggi siamo qui a commemorarti in forma privata perché più trascorrono gli anni e più diventa imbarazzante il 23 maggio ed il 19 luglio partecipare alle cerimonie ufficiali che ricordano le stragi di Capaci e di via D’Amelio.
Stringe il cuore a vedere talora tra le prime file, nei posti riservati alle autorità, anche personaggi la cui condotta di vita sembra essere la negazione stessa di quei valori di giustizia e di legalità per i quali tu ti sei fatto uccidere; personaggi dal passato e dal presente equivoco le cui vite – per usare le tue parole – emanano quel puzzo del compromesso morale che tu tanto aborrivi e che si contrappone al fresco profumo della libertà.

Quella finanza segreta che deruba anche te


21mila miliardi di dollari, ovvero 15mila miliardi di euro, nascosti nei paradisi fiscali e sottratti alla tassazione degli Stati, come una contabilità finanziaria segreta che sottrae risorse a tutti: la cifra, imponente e che è al livello dell’intero prodotto interno lordo di un paese come il Giappone, arriva da uno studio realizzato per il gruppo di attivisti Tax Justice Network da James Henry, esperto di tassazione, ex capo economista della società di consulenza McKinsey. È stato pubblicato ieri dal settimanale britannico Observer, e oggi il Corriere della Sera lo riprende pubblicando anche due schemi riassuntivi del Guardian:

IL TERREMOTO E L'INCERTEZZA

Dopo il terremoto dell'Emilia, ci troviamo di fronte a una grande questione culturale: il momento della ricostruzione, con la sua precarietà, pretende il progetto di un futuro. Ciò implica anche un cambio di mentalità, che tenga conto delle esigenze dell'ambiente.

Il terremoto che ha colpito l'Emilia-Romagna, purtroppo, non si è esaurito in una sola notte, ma ha continuato per giorni a spaventare gli abitanti di quelle zone. Questa prospettiva lascia una grave incertezza nell'esistenza di ognuno che non può essere ignorata. Un abitante delle zone colpite dal sisma ha usato una frase significativa, "siamo fatti di carta", che obbliga a una riflessione rigorosa sul tema della fragilità come condizione di ogni esistenza.
Non bisogna abbandonare le popolazioni terremotate al vuoto dell'incertezza, nell'illusione che quanto avviene sul pianeta non dipenda generalmente dall'agire umano; tutti quanti, laici e cattolici, sono chiamati, con urgenza a una risposta.

sabato 21 luglio 2012

PGT di Abbiategrasso: QUANDO I CITTADINI SONO STUFI DI PRESENTARE OSSERVAZIONI E LAVORARE PER NIENTE


Piano SOGEF,  nuove villette all 'Andreona , nuovo comparto industriale lungo la strada per Morimondo , sono i primi assaggi del devastante PGT approvato dalla giunta Albetti con il beneplacito dell'opposizione di allora .
 Quasi 4000 cittadini abbiatensi hanno manifestato voglia di cambiamento ad Abbiategrasso , e noi ci ritroviamo governati con le stesse logiche , schiavi di delibere approvate all'ultimo momento senza coinvolgimento e trasparenza .
Chi avrebbe potuto mandare osservazioni se non informato ????

TAGLIO DELLE PROVINCE, COME CAMBIA L'ITALIA

Regione per regione, quali sono quelle che spariscono. In Sardegna rimane solo Cagliari

Sulla base dei criteri di riordino delle Province approvati dal Cdm, l'ANSA, su dati Istat, e' in grado di dire che in Piemonte, su 8 Province attuali, quelle salve sarebbero Torino, Cuneo e Alessandria; via le attuali Province di Vercelli, Asti, Biella, Verbano-Cusio e Novara.

In Lombardia rimarrebbero Milano Brescia, Bergamo, Pavia mentre dovrebbero essere accorpate le attuali Province di Lecco, Lodi, Como, Monza Brianza, Mantova, Cremona, Sondrio e Varese.

Nel Veneto rimarrebbero in vita Venezia Verona e Vicenza. Accorpamento in vista per Rovigo, Belluno, Padova, Treviso.

Oh, putain!


Najat Vallaud-Belkacem, ministro francese per i diritti delle donne,  vuole abolire la prostituzione in tutta Europa. Se dovesse riuscirci – ne dubito seriamente – è la volta buona che Berlusconi espatria e chiede asilo politico a Santo Domingo, dove ha già provveduto a depositare alcuni milioni sul conto di Marcello Dell’Utri. Allez, Madame Ministre, laissez-nous rêver.

repubblica.it – Vittorio Zucconi

Acqua, La Consulta "Salva" Il Referendum


La norma sulla privatizzazione dei servizi pubblici così com'è non va. La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 4 della Finanziaria-bis 2011 che disponeva la possibilità per gli enti locali di liberalizzare i servizi pubblici, dai quali la stessa manovra escludeva però l'acqua, cavallo di battaglia della campagna dei referendari contrari alle privatizzazioni. Nel giugno 2011, infatti, la liberalizzazione dei servizi pubblici fu sottoposta a due quesiti referendari e vinsero i sì, cioè i favorevoli all'abrogazione della legge allora in vigore. Il motivo centrale per cui la Consulta ha stabilito l'illegittimità costituzionale dell'articolo 4 della Finanziaria-bis 2011 è che viola l'articolo 75 della Costituzione, cioè quello che vieta il ripristino di una normativa abrogata dalla volontà popolare attraverso referendum: la Corte, infatti, rileva che quell'articolo ripropone nella sostanza la vecchia norma che il referendum voleva cancellare e anzi la restringe e la peggiora.

venerdì 20 luglio 2012

Debora Serracchiani: attualità politica e ricambio della classe dirigente


Non è una da battaglie consociative. E non cede di un millimetro rispetto al famoso discorso con il quale, nel marzo di tre anni fa, attaccò duramente la classe dirigente del suo partito, il Pd, guadagnandosi la ribalta nazionale e internazionale e poi incassando quelle quasi 74mila preferenze che l’hanno catapultata al Parlamento europeo. Giovane, faccia da brava maestra, nella vita è una avvocatessa e una politica di Udine che si spende con passione. E con passione ripete come un mantra che c’è bisogno di rinnovamento, che la casta deve rinunciare ai propri privilegi, i partiti a una buona parte del finanziamento pubblico, mettendolo in ogni caso sotto la lente di ingrandimento di controlli rigorosi per assicurare la massima trasparenza.

L'EREDITA' DI PAOLO BORSELLINO

Fu il primo a parlare di mafia al Nord, ma non siamo riusciti a raccogliere il suo grido d'allarme. Credeva nell'impegno culturale, in un Paese dove gli intellettuali hanno sempre cercato di evitare l'argomento mafia.

A vent'anni dalla strage di via D'Amelio, che verità abbiamo?
Credo che l'unica verità che oggi possiamo avere è la morte di Borsellino e degli uomini della sua scorta. Poi mi sembra che allo stato attuale ci sia ancora molto poco. Si è voluto confinare nell'omicidio di mafia un intero periodo storico e politico in cui Cosa Nostra aveva un ruolo, sicuramente non marginale, aveva dei referenti. Oggi siamo nella situazione, forse inaspettata, in cui c'è sempre questo dubbio che in Via D'Amelio gli stessi che vanno a portare i fiori, possono essere gli stessi che sono andati a portarci le bombe.

Famiglia Cristiana attacca: "Più lavoro meno bombe"


Non siamo né la Grecia, né la Spagna, restiamo l’Italia, anzi l’Italietta di sempre. In mezzo al pantano, con l’acqua sul collo, con chi cerca l’ultimo foro della cinta e chi sguazza: il nuovo direttore della Rai che sigla un contratto a tempo indeterminato da nababbo (650 mila euri all’anno più benefits), il premier Monti costretto a passare alla Regione Sicilia sciupona qualcosa come 400 milioni per evitare il fallimento.
Al di là del valzer delle dichiarazioni, il Paese è inchiodato in una crisi ancora senza sbocco. La spending review del governo ha solo una traduzione pratica: tagli.

giovedì 19 luglio 2012

Commissioni comunali, al via le candidature


Le domande vanno presentate all’ufficio Protocollo del 
Comune
entro il prossimo 7 settembre


Anche per la nomina delle Commissioni Comunali,  uno 
degli organismi di partecipazione alla vita pubblica su diversi 
temi che riguardano città, la normativa prevede l’istituzione 
di un apposito albo di candidati. 
Sono aperti, quindi, i termini per la presentazione delle 
candidature di tutti i cittadini e cittadine interessati: per 
presentare richiestaè sufficiente  compilare l’apposito 
modulo in carta libera, disponibile all’ufficio Protocollo di 
piazza Marconi 

La pipì della Minetti, l’oro della notizia

Cronaca d'aula, epitaffio del paese.


Peccato non esser stato presente, peccato non esserci a guardare, gustare uno spettacolo divertente, istruttivo, completo, pieno e luminoso quanto altri mai. Per fortuna che c’era Michele Brambilla da la Stampa il cui testo è insieme nitida fotografia, puntuale racconto, ritratto d’autore: “Alle 10,52 di mattina Nicole Minetti deve aver avvertito un bisogno e allora si è alzata per andare in bagno. Sarà stato un caso, ma all’improvviso l’aula del Consiglio regionale lombardo si è svuotata, i giornalisti i fotografi e i cine operatori si sono fiondati davanti alla porta della toilette per signore, mentre Formigoni continuava a parlare dell’Expo-una bazzecola internazionale da qualche miliardo di euro-nel deserto generale senza che nessuno ascoltasse più.

La riforma del lavoro è legge da oggi


Dopo mesi di discussioni e con ancora molte perplessità, la riforma del lavoro del Ministro del Welfare, Elsa Fornero da oggi è una legge dello Stato. Ecco alcune cose che cambieranno la vita quotidiana di qualcuno

E’ suonata l’ora della riforma del lavoro. Piaccia o non piaccia da oggi bisogna farci i conti, nel vero senso della parola. Ma chi ne trae benefici e svantaggi?
Facciamo un quadro delle cose più importanti da sapere.
Chi da oggi è costretto ad aprire una partita IVA per fare un lavoro sostanzialmente da dipendente, con tanto di orari di entrata e uscita dall’ufficio, con le nuove norme dovrebbe passare, se il datore di lavoro deciderà di mantenere il posto, a un contratto subordinato vero e proprio, con tutte le garanzie che esso comporta (fino ad ora assenti dalla tipologia di lavoro autonomo). Per quanto riguarda i precari senza partita Iva, la riforma Fornero pone alcuni paletti ai contratti a progetto e a quelli a tempo determinato.

Il difficile rinnovamento della politica italiana


Berlusconi e Prodi sono i due eterni antagonisti dell’Italia della Seconda Repubblica, l’uscita di scena definitiva di uno o di entrambi sarà – per certi versi – il vero segnale della fine di un ciclo. Certo assieme ad altri protagonisti della politica italiana, così incapace di rinnovare se stessa se poi l’unico modo per avere qualche cambiamento è “rottamare” (a sinistra) e “formattare” (a destra).
Gira e rigira, sempre lì stiamo. Come se dei due simboli dello sbilenco bipolarismo italiano non si potesse fare a meno. In questi giorni è stato detto che Silvio Berlusconi di fatto non se n’è mai andato veramente. Nessuno ne dubitava, d’altronde.

La Provincia ha i giorni contati ma progetta la sede da 40 milioni


Un palazzo tutto nuovo di otto piani con una torre di 12 in via Piolti de’ Bianchi, postazioni per 900 impiegati, 150 posti auto in parcheggi sotterranei, 43 milioni di costi: con tanto di rendering e progetto approvato con delibera, la Provincia ha deciso di traslocare, lasciando la sede dell’ex brefotrofio di via Melloni e accorpando i diversi uffici sparsi per la città. Peccato che la Provincia pensi al futuro quando il suo futuro ha poco più di 500 giorni di vita. Il 31 dicembre 2013, secondo il decreto sulla spending review, le città metropolitane sostituiranno le vecchie Province, con modalità ancora tutte da decidere, non solo per quanto riguarda le competenze, ma anche l’assetto di personale e dirigenti.

mercoledì 18 luglio 2012

Niente feste, dobbiamo lavorare?


Il governo Monti è in crisi nera, una difficoltà che deriva dall’aggravarsi di una recessione che rischia di far saltare ogni accordo stipulato a livello europeo. Nonostante l’expertise tecnica, l’eurocrisi sta facendo perdere la bussola anche a stimati economisti, che si trasformano nei più fedeli replicanti dei ministri dalle zero idee ma dai molti lanci di agenzia che abbiamo avuto in questi anni, a partire dal campione premio Sole per l’economia Giulio Tremonti.

la sinistra di "Tafazzi"


Ancora una volta la sinistra ha dimostrato di avere capacità infinite per farsi male. All'assemblea nazionale del PD a Roma, si sono quasi azzuffati sulla questione dei cosiddetti matrimoni gay. C'è poco da fare, finché ci saranno nel partito personaggi ancora troppo legati a visioni storiche dei DS e della Margherita, visioni che dovrebbero essere terminate con la confluenza nel PD, ma non lo sono, questo partito continuerà a vivere dei momenti turbolenti. Dovrebbero fare tutti un passo indietro e guardare a Rosy Bindi come riferimento. Non mi riferisco alla sua azione politica passata e presente, non di quella voglio ora parlare, ma della sua visione laica della politica, quella visione, che condivido appieno, che le fa distinguere la sua fede cristiana cattolica dall'agire politico per il bene del paese. La Bindi è stata l'unica cattolica che si è battuta per arrivare ad un compromesso soddisfacente per risolvere questa questione. Questione che, diciamolo subito, potrebbe essere risolta con soddisfazione di tutti, e con l'aumento del grado di civiltà di questo nostro paese, solo che si volesse prendere in esame la lingua italiana, nonché la storia del costume.

martedì 17 luglio 2012

Una generazione di senza lavoro


Ecco come l'Europa vede i giovani italiani

La situazione della disoccupazione giovanile italiana è talmente grave che ne parlano anche all’estero.
IL CASO – “Quando il Parlamento italiano ha discusso la legge di riforma del lavoro, ha pensato bene di proteggere i lavoratori anziani prossimi alla pensione ma poco è stato fatto per i 600 mila giovani disoccupati”: inizia così l’articolo del Financial Times che indaga sulla situazione dei precari del nostro paese.

Silvio, 177 milioni di ragioni per tornare a Forza Italia


I debiti del partito alla base della decisione dell’ex premier?

Piuttosto cattivello come suo costume (e probabilmente consapevole del fatto che a pensar male si fa peccato ma raramente si sbaglia), Franco Bechis su Libero dice che Silvio ha ragioni soprattutto economiche per essere diventato un nostalgico di Forza Italia:
Non è un numero qualsiasi: i 177 milioni sono euro, e appartengono a Berlusconi. Si tratta per l’esat – tezza di 177 milioni, 40 mila e 964 euro di fidejussioni personali che il Cavaliere ha rilasciato per garantire di fronte alle banche e ai creditori il primo partito politico che ha fondato.

Benzina, arrivano i rincari


Le stime di quotidianoenergia.it


Nuova raffica di rincari per i prezzi dei carburanti dopo gli sconti del fine settimana. Secondo le rilevazioni di Staffetta Quotidiana oggi hanno ritoccato i listini Eni, Esso, IP, Q8 e TotalErg, con aumenti sulla benzina compresi tra 0,4 centesimi (TotalErg) e 1,1 centesimi (Eni) e sul gasolio tra 0,5 centesimi (Esso e Q8) e 2 centesimi (IP). I prezzi medi consigliati alla pompa sulla modalita’ servito salgono dunque per la benzina a a 1,837 euro/litro (+0,6 centesimi) e per il diesel a 1,734 euro/litro (+1 centesimo).

CHI EVADE LE TASSE VADA IN GALERA


La Guardia di Finanza ha portato agli onori della cronaca un personaggio che ha presentato domanda alla sua amministrazione comunale per avere un sussidio economico che gli permettesse di campare perché, dichiarazione dei redditi alla mano, si trovava al limite dell'indigenza. Solo che, udite udite, costui risultava titolare di un reddito che superava i due milioni annui. Deve aver pensato che, visto l'esiguo reddito dichiarato, non sarebbe sembrato vero senza la domanda di sussidio. Ma è bastato un rapido controllo chiesto dal comune prima di erogare l'aiuto per far emergere tutt'altra verità.

domenica 15 luglio 2012

SILVIO RITORNA E IL "CELESTE" ... STA "DA DIO"


Berlusconi ritorna. Ha detto che si candida a guidare il paese per salvare il suo partito che altrimenti dal 38% scenderebbe a meno dell'8%.  Del paese non gliene frega niente, vuole salvare il partito. Partito che non c'è e non c'è mai stato, diciamo piuttosto che Berlusconi vuole ripristinare la sua corte. Il sovrano si sente solo senza la solita ammucchiata di cavalieri e dame proni ai suoi desideri. Uno schifo. Con una maggioranza  che questa repubblica non ha mai visto, non si è mai occupato del governo di questo disgraziato paese, ma si è occupato solo di non finire in galera e di passare serate allegre da satrapo del ventunesimo secolo.

Milano-Mortara: aria fritta e promesse da marinaio ?

INCONTRO IN REGIONE PER I PROBLEMI DELLA FERROVIA “MILANO-MORTARA” E DELLA STRADA “VIGEVANO-MALPENSA”

ALL’INCONTRO ERANO PRESENTI
·   PER IL COMUNE DI ABBIATEGRASSO IL SINDACO ARRARA, L’ASSESSORE BRUSATI, IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE MATARAZZO E L’ARCH. AMBOSINI
·   PER L’ASSESSORATO INFRASTRUTTURE E MOBILITA’ DELLA REGIONE LOMBARDIA L’ASSESSORE CATTANEO E IL DIRETTORE GENERALE RICCARDO FERRARI
·   IL DIRETTORE DI RFI UMBERTO LEBRUTO
·   IL RESPONSABILE DI TRENORD

Mezzo milione di lavoratori in cassa integrazione


Al giro di boa del 2012 la richiesta di ore di cassa integrazione supera il mezzo miliardo, in deciso aumento sullo stesso periodo dello scorso anno, collocando in cassa a zero ore oltre 500 mila lavoratori con un taglio del reddito per oltre 2 miliardi di euro, quasi 4.000 euro per ogni singolo lavoratore. E’ quanto emerge dalle elaborazioni delle rilevazioni Inps da parte dell’Osservatorio Cig del dipartimento Settori produttivi della Cgil Nazionale nel rapporto di giugno.
DA INIZIO ANNO A GIUGNO – Da inizio anno a giugno, infatti, il totale di ore di cassa integrazione e’ stato pari a 523.761.036, con un incremento sui primi sei mesi del 2011 pari a +3,16%, e con un impennata della cassa integrazione ordinaria (+41%) “segnale inequivocabile di come il sistema produttivo non si attenda a breve una ripresa produttiva”, come osserva il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada.

F35: le 75mila firme contro i nuovi aerei da guerra e la pubblicità della Lockheed


La guerra contro l’acquisto di decine di nuovi aerei da guerra, gli F 35, è partita da diversi anni, più o meno da quando, nel 1996, il Governo Prodi decise che era necessario modernizzare la nostra flotta aerea. Una scelta condivisa anche dai successivi presidenti del Consiglio e non del tutto sconfessata neppure del tagliatore Monti.
La domanda che è sempre stata posta da chi contesta questa spesa - che ieri è stata formalizzata con la presentazione in Parlamento di 75mila firme - riguarda l’utilità e l’opportunità, soprattutto in tempo di crisi e di tagli alla sanità, di dotarsi di nuovi mezzi volanti da guerra.

prima casa: imposte azzerate fino a 200mila euro?


“Le tasse sulla casa vanno abbassate”, lo dicono anche i costruttori che in odor d’affari guardano con favore le mosse del governo che promette di azzerare le imposte per chi compra la prima casa, fino a 200mila euro. Il progetto per ora è solo teorico, snocciolato a denti stretti dal ministro dello Sviluppo Corrado Passera, almeno secondo i dati forniti dal Sole 24 Ore.
Che sia solo propaganda oppure no lo potrà dire solo il tempo, ma per adesso, sul piano delle promesse e dell’elenco dei buoni propositi  c’è la volontà di “alleggerire” le imposte sull’acquisto della prima casa “fino a una certa soglia”.