Davanti ad un bilancio
consolidato nella spesa dalla precedente amministrazione Albetti, (sulla quale
è praticamente impossibile intervenire se non solo marginalmente), tocca
all’attuale maggioranza trovare quelle entrate mancanti per 3.600.000 €, dovute
al taglio dei trasferimenti operati dallo stato e dalla Regione Lombardia.
Ex sindaco e ex assessori
danno lezioni alla nuova giunta, dicendo grosse bugie e facendo osservazioni
strumentali che non servono a nulla.
Ci hanno accusato di fare
queste scelte a fine luglio, generando qualche sospetto: l’avessero fatto loro
il bilancio di previsione (come era logico) oggi non saremmo qui a discutere.
Voi direte: il
diritto/dovere di critica delle opposizioni. E’ vero, ma … qualche proposta?
qualche emendamento ? Il nulla …
E allora ecco le nostre
scelte.
Si è deciso da subito di
operare per il contenimento dei costi con un risparmio di circa 150.000 € annui
intervenendo sulla
- riduzione dei
costi della politica
- riduzione spese
di rappresentanza e gemellaggi
- soppressione delle spese relative alle figure
esterne a supporto del sindaco (segretario personale-addetto stampa)
I nostri indirizzi sul
bilancio si sono focalizzati intorno a quattro punti cardine:
1) non aumentare i costi
che i cittadini devono sostenere per i servizi a domanda individuale (asili
nido, mensa scolastica, trasporto alunni, pre e post scuola, colonia estiva,
corsi extrascolastici, impianti sportivi, ecc.), evitando di applicare anche il
consueto aumento ISTAT.
2) Mantenere l’IMU sulla
prima casa al livello minimo dello 0,4 con un occhio di riguardo per i
fabbricati ad uso artigianale e a uso commerciale. L’IMU sulla prima casa
riguarda l’83% del fabbricati e incide sull’87% della popolazione (circa
26000/27000 abitanti).
3) E’ stata ritoccata
l’IRPEF comunale, introducendo per la prima volta il concetto di
ridistribuzione del carico
fiscale in base al reddito: chi guadagna di più paga di più.
Occorre ricordare che i
redditi fino a 15000 € sono esenti dall’IRPEF e che tale esenzione riguarda
circa il 40% dei cittadini. Per la fascia intermedia (redditi da 15001 a 28000) l’aumento
medio è di circa 2 euro mensili, molto, ma molto meno di quelli che ha operato la Regione Lombardia
portando l’aliquota IRPEF dallo 0,9 all’1,23 (+33%) indistintamente per tutti.
4) E’ stata rimodulata la TIA (tassa rifiuti) e non
aumentata (la legge impone il recupero totale dei costi del servizio).
Nell’ambito di una manovra fiscale complessiva (imu, irpef, tia) si è cercato
di operare una ridistribuzione del carico fiscale a favore delle imprese, già
penalizzate dall’IMU.
Prima dell’attuale
intervento, la distribuzione dell’imposta gravava per il 56% sulle famiglie e
per il 44% sulle aziende. Ora è stata portata al 60% per le famiglie e al 40%
per le aziende, con un aggravio medio per famiglia di circa 17 € all’anno e con
uno sgravio per le imprese quantificabile in 200/300 € annui.
Bellissima la richiesta
avanzata dalle opposizioni di applicare la tariffa in base al peso dei rifiuti
prodotti (72% dalle famiglie, 28% dalle imprese): avremmo dovuto aumentare la TIA per le famiglie del 60%!!!
Abbiamo cercato di
ragionare sull'insieme di queste scelte e da qui si può capire che quasi tutti
i contribuenti, sommando l’IMU, l'aumento dell'Iperf e della tia, spendono
comunque meno di quello che pagavano prima con la sola ICI.
E’ un ragionamento che
fila via liscio, che lascia intravedere come tanti discorsi ascoltati, e letti
sui giornali siano esclusivamente tendenziosi e lontani dalla realtà. Dobbiamo
fare uno sforzo ulteriore per spiegare all’opposizione che la campagna
elettorale è finita.
Da ultimo alcune
considerazioni di carattere politico.
- l’IMU, “questa odiosa tassa” (parole di
Alberto Gornati, ndr) l’ha inventata il Governo PDL-LEGA NORD, cioè quelli
che hanno condotto in modo così brillante l’Italia per quasi un ventennio:
Monti l’ha solo anticipata di un anno.
- Il PDL proponeva di portare l’IMU allo 0,5 per
non applicare l’aumento IRPEF. Non si capisce in base a quale alchimia
l’IMU allo 0,5 avrebbe tutelato quel 13% di popolazione che non possiede
una casa. La verità incontestabile è che l’IMU allo 0,5 avrebbe colpito
certamente l’87% della popolazione abbiatense, mentre l’aumento dell’IRPEF
progressiva stabilisce un principio secondo il quale chi guadagna di più
paga di più.
- Quanto il PDL ha ostentato può essere
classificato come una “manovra esclusivamente elettorale” (forse un po’
tardiva) e come tale è stata giudicata dai cittadini abbiatensi che hanno
bocciato, sonoramente e senza appello, la politica della passata Giunta di
Centrodestra.
Achille Albini

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