martedì 31 luglio 2012

il bilancio di previsione: tra scarica-barile e responsabilità


Davanti ad un bilancio consolidato nella spesa dalla precedente amministrazione Albetti, (sulla quale è praticamente impossibile intervenire se non solo marginalmente), tocca all’attuale maggioranza trovare quelle entrate mancanti per 3.600.000 €, dovute al taglio dei trasferimenti operati dallo stato e dalla Regione Lombardia.
Ex sindaco e ex assessori danno lezioni alla nuova giunta, dicendo grosse bugie e facendo osservazioni strumentali che non servono a nulla.

Ci hanno accusato di fare queste scelte a fine luglio, generando qualche sospetto: l’avessero fatto loro il bilancio di previsione (come era logico) oggi non saremmo qui a discutere.
Voi direte: il diritto/dovere di critica delle opposizioni. E’ vero, ma … qualche proposta? qualche emendamento ? Il nulla …

E allora ecco le nostre scelte.
Si è deciso da subito di operare per il contenimento dei costi con un risparmio di circa 150.000 € annui intervenendo sulla
  • riduzione dei costi della politica
  • riduzione spese di rappresentanza e gemellaggi
  • soppressione delle spese relative alle figure esterne a supporto del sindaco (segretario personale-addetto stampa)

I nostri indirizzi sul bilancio si sono focalizzati intorno a quattro punti cardine:

1) non aumentare i costi che i cittadini devono sostenere per i servizi a domanda individuale (asili nido, mensa scolastica, trasporto alunni, pre e post scuola, colonia estiva, corsi extrascolastici, impianti sportivi, ecc.), evitando di applicare anche il consueto aumento ISTAT.

2) Mantenere l’IMU sulla prima casa al livello minimo dello 0,4 con un occhio di riguardo per i fabbricati ad uso artigianale e a uso commerciale. L’IMU sulla prima casa riguarda l’83% del fabbricati e incide sull’87% della popolazione (circa 26000/27000 abitanti).

3) E’ stata ritoccata l’IRPEF comunale, introducendo per la prima volta il concetto di
ridistribuzione del carico fiscale in base al reddito: chi guadagna di più paga di più.
Occorre ricordare che i redditi fino a 15000 € sono esenti dall’IRPEF e che tale esenzione riguarda circa il 40% dei cittadini. Per la fascia intermedia (redditi da 15001 a 28000) l’aumento medio è di circa 2 euro mensili, molto, ma molto meno di quelli che ha operato la Regione Lombardia portando l’aliquota IRPEF dallo 0,9 all’1,23 (+33%) indistintamente per tutti.

4) E’ stata rimodulata la TIA (tassa rifiuti) e non aumentata (la legge impone il recupero totale dei costi del servizio). Nell’ambito di una manovra fiscale complessiva (imu, irpef, tia) si è cercato di operare una ridistribuzione del carico fiscale a favore delle imprese, già penalizzate dall’IMU.
Prima dell’attuale intervento, la distribuzione dell’imposta gravava per il 56% sulle famiglie e per il 44% sulle aziende. Ora è stata portata al 60% per le famiglie e al 40% per le aziende, con un aggravio medio per famiglia di circa 17 € all’anno e con uno sgravio per le imprese quantificabile in 200/300 € annui.
Bellissima la richiesta avanzata dalle opposizioni di applicare la tariffa in base al peso dei rifiuti prodotti (72% dalle famiglie, 28% dalle imprese): avremmo dovuto aumentare la TIA per le famiglie del 60%!!!

Abbiamo cercato di ragionare sull'insieme di queste scelte e da qui si può capire che quasi tutti i contribuenti, sommando l’IMU, l'aumento dell'Iperf e della tia, spendono comunque meno di quello che pagavano prima con la sola ICI.
E’ un ragionamento che fila via liscio, che lascia intravedere come tanti discorsi ascoltati, e letti sui giornali siano esclusivamente tendenziosi e lontani dalla realtà. Dobbiamo fare uno sforzo ulteriore per spiegare all’opposizione che la campagna elettorale è finita.

Da ultimo alcune considerazioni di carattere politico.
  • l’IMU, “questa odiosa tassa” (parole di Alberto Gornati, ndr) l’ha inventata il Governo PDL-LEGA NORD, cioè quelli che hanno condotto in modo così brillante l’Italia per quasi un ventennio: Monti l’ha solo anticipata di un anno.
  • Il PDL proponeva di portare l’IMU allo 0,5 per non applicare l’aumento IRPEF. Non si capisce in base a quale alchimia l’IMU allo 0,5 avrebbe tutelato quel 13% di popolazione che non possiede una casa. La verità incontestabile è che l’IMU allo 0,5 avrebbe colpito certamente l’87% della popolazione abbiatense, mentre l’aumento dell’IRPEF progressiva stabilisce un principio secondo il quale chi guadagna di più paga di più.
  • Quanto il PDL ha ostentato può essere classificato come una “manovra esclusivamente elettorale” (forse un po’ tardiva) e come tale è stata giudicata dai cittadini abbiatensi che hanno bocciato, sonoramente e senza appello, la politica della passata Giunta di Centrodestra.
Achille Albini

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