sabato 30 giugno 2012

Abbiategrasso: TAGLI E RIDUZIONE DELLA SPESA PER ORGANI ISTITUZIONALI

Comunicato del Sindaco

Uno dei primi atti della nuova Giunta di Abbiategrasso è stato quello di rivedere la spesa degli organi istituzionali e la sua incidenza sul bilancio comunale.
Premesso che il numero degli assessori è sceso da 7 a 5, quindi parte del risparmio è dovuto a modifiche legislative, la nuova amministrazione ha voluto comunque dare dei segnali di sobrietà rinunciando innanzi tutto all’aumento delle indennità che spetterebbero agli assessori e al sindaco in quanto Abbiategrasso ha aumentato la classe demografica (superando i 30.000 abitanti).
Infatti le indennità mensili di funzione sono stabilite in base alle fasce di abitanti.
Quindi la nuova giunta per numero inferiore di assessori, per il fatto che alcuni di questi sono dipendenti e recepiscono un’ indennità dimezzata e per non aver aumentato il compenso risparmierà €. 66.500 all’anno.

venerdì 29 giugno 2012

"I 35 milioni del reparto di oncologia pediatrica di Kiev dirottati su Euro 2012"


I diritti fondamentali dei bambini ucraini trascurati. E i soldi destinati alla loro salute che sono invece trasferiti per decreto governativo agli Europei di calcio. La denuncia che arriva da una lettera aperta firmata da diverse organizzazioni non governative ucraine e internazionali è sconvolgente: buona parte del budget che il governo ucraino aveva previsto per la costruzione del reparto di oncologia dell’ospedale pediatrico Oxkhmatdyt di Kiev è stata dirottata su Euro 2012. Ai bambini ucraini non sarà quindi dato il promesso reparto di oncologia, fondamentale perché anche in Ucraina possa essere garantito il trapianto del midollo da non parenti, senza che i piccoli pazienti debbano emigrare a costi proibitivi per sostenere l’operazione.

stangata senza fine: luce e gas più cari da domenica


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I consumi calano sotto i colpi della crisi che fa passare agli italiani la voglia di spendere, ma i prezzi, invece di diminuire, aumentano. Alimentari, gas e luce fanno dormire sonni agitati ai consumatori.
A giugno l’inflazione ha rialzato la testa al 3,3% dopo la frenata di maggio al 3,2%. Questa volta però sul banco degli imputati non c’è la benzina, ma la spesa alimentare, cui si sommano i tradizionali rincari stagionali (biglietti aerei, traghetti, campeggi, pacchetti vacanza). Il carrello della spesa, dice l’Istat, è sempre più caro. L’aumento rispetto a giugno 2011 è stato del 4,4%, in accelerazione rispetto al +4,2% di maggio. A pesare sono stati gli alimentari freschi (+0,8% su base mensile, e +2,8% da +2,1% di maggio su base annuale), a partire dalla frutta che ha registrato un’impennata del 9,6% su maggio e del 3,3% su giugno 2011.

giovedì 28 giugno 2012

PRC Abbiategrasso: «BASTA! PAGHI CHI NON HA MAI PAGATO!»


Chi intende “picconare” la nostra Costituzione e cancellare i diritti dei lavoratori, lavora con energia tutti i giorni. Il Governo “tecnico” di Monti che dopo il disastro creato da Berlusconi-Bossi-Tremonti doveva risanare e rilanciare l’economia, “risana” solo le banche e manda in bancarotta il 90% degli italiani. Nessuno parla della Patrimoniale sulle grandi ricchezze, della lotta alla vergognosa evasione fiscale e niente accordi con la Svizzera (come hanno fatto Inghilterra, Germania ed Austria) per far pagare le tasse ai capitali italiani frodati e imboscati nelle loro Banche. Le uniche “riforme” fatte dal governo le stanno pagando lavoratori, pensionati e giovani che con la drammatica contro-riforma che ha allungato anche di 6 anni l’accesso alla pensione ha fatto aumentare i disoccupati, saliti al 10% di cui un grande numero di giovani. Tragica è anche la prospettiva per gran parte dei circa 390.000 “esodati”.

Napolitano: “Troppa tensione tra i partiti. Scordatevi le elezioni d’ottobre”


Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in una nota diffusa dal Quirinale lancia un messaggio ai partiti: il voto d’ottobre va dimenticato, non se ne parla fino ad aprile 2013. Per ora c’è troppa tensione e non è ora di riforme: il voto per il rinnovo di camera e Senato ci sara’ ”nell’aprile del 2013”, dice Napolitano e parla di ”tensioni che si manifestano anche in rapporto alla prospettiva delle elezioni per il rinnovo – nell’aprile del 2013 – della Camera e del Senato”.
”E’ però preoccupante che nello stesso tempo si vadano acuendo motivi di conflittualità e di polemica politica tra le forze sul cui sostegno poggia l’attuale governo. Con le tensioni che si manifestano anche in rapporto alla prospettiva delle elezioni per il rinnovo – nell’aprile del 2013 – della Camera e del Senato, si intreccia il venir meno dell’intesa realizzatasi poche settimane fa, nella competente Commissione del Senato, su un significativo progetto di revisione dell’ordinamento della Repubblica (seconda parte della Costituzione).

Le astuzie dei falsi riformatori


Come era immaginabile, l’adozione della nuova legge elettorale non solo ritarda, ma rischia di non avvenire, sia perché continuano a succedersi proposte eterogenee di nuovi sistemi elettorali (fatte e disfatte a seconda di quelle che sembrano le momentanee tendenze elettorali), sia perché l’opportuna riduzione del numero dei parlamentari comporta che si modifichino due articoli della Costituzione, dovendosi pertanto seguire una procedura più lenta.
In verità, anche la modifica della legge elettorale esige che la sua approvazione avvenga per tempo: volendo essere ottimisti, per applicare un nuovo sistema elettorale occorrono quanto meno quattro/cinque mesi per l’impegnativo lavoro di ridisegnare i confini dei nuovi collegi elettorali (le importanti circoscrizioni entro cui si svolge il confronto elettorale).
Ciò vuol dire che la legge elettorale dovrebbe essere adottata non oltre la fine del prossimo autunno; di conseguenza la riforma costituzionale che abbassa il numero dei parlamentari deve entrare in vigore poco dopo la ripresa dei lavori parlamentari.

L'irrilevanza dei cattolici


Non si avverte davvero bisogno di qualche nuovo partito cattolico (a proposito: ma l'Udc lo è o no? E se sì, come si spiega la sua latitanza dalla discussione che dura da circa un anno? Possibile che essa non si senta in qualche modo chiamata in causa?). Tanto meno, dunque, sembra aver senso stare a interrogarsi sul o sugli eventuali possibili leader del suddetto partito.
Ma se il sistema politico non ha bisogno di un partito cattolico, viceversa di una voce cristiana, e dunque anche cattolica, di un'iniziativa politica alta che rechi il segno di quell'ispirazione, l'Italia ha sicuramente bisogno. Oggi, infatti, davanti alla Repubblica sta una difficile via modellata su un abito nuovo di serietà e di sobrietà: una via fatta anche di rinunce a traguardi che sembravano ormai acquisiti per sempre, di spirito di sacrificio.

mercoledì 27 giugno 2012

Bossi ha speso 24mila euro in canottiere. Con i soldi nostri


24mila euro dei rimborsi elettorali della Lega Nord sono finiti nelle canottiere di Umberto Bossi. Non solo le canottiere in verità, anche l’abito buono da ministro, con tanto di cravatta e/o fazzolettino verde, sono stati spesi utilizzando i soldi del finanziamento pubblico ai partiti.
La notizia quindi è questa: ognuno di noi ha aiutato il Senatur ha comprarsi qualche bel vestito da portare con la consueta eleganza.
Nell’ambito dell’indagine sull’utilizzo dei fondi del partito - che ha travolto il partito portando all’allontanamento di Rosy Mauro, del tesoriere Belsito, di Renzo Bossi e soprattutto ha provocato la salita al vertice di Maroni - sono infatti saltati fuori ben 24mila euro destinati all’abbigliamento del Capo. Come spiega La Stampa:

SOLO 70 PERSONE DOMENICA AL PRANZO DEL COMITATO EMERGENZA E SOLIDARIETA'


Circa 70 persone hanno partecipato oggi al pranzo presso il quartiere generale del Gruppo Cappelletta, in via Stignani ad Abbiategrasso, il cui ricavato era destinato al Comitato Emergenza e Solidarietà a favore delle popolazioni dell'Emilia Romagna colpite dal terremoto. Non poteva ovviamente mancare il presidente del Comitato promotore, vale a dire il consigliere comunale di opposizione Alberto Gornati (PdL), il quale ha espresso soddisfazione a metà: «L'iniziativa è stata organizzata e promossa un po' di fretta - ha detto Gornati - e dunque l'adesione non è stata straordinaria, ma comunque è nostra attenzione ripetere la cosa con una proposta analoga che sarà probabilmente rivolta alla cittadinanza nel mese di settembre. Ad ogni modo, bisogna innanzitutto ringraziare chi ha partecipato, e non si tratta comunque di poche persone, e soprattutto rilevare la positività della disponibilità e dell'impegno dei volontari della Cappelletta».

Albetti ha dato le dimissioni dal Consiglio Comunale


L'ex sindaco di Abbiategrasso Roberto Albetti ha rassegnato le proprie dimissioni da consigliere comunale del Pdl.
Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una riunione pre-consigliare del gruppo pidiellino svoltasi nella serata di lunedì 25 giugno nel corso della quale Albetti ha letto ai presenti il testo della sua lettera di dimissioni.
Gli subentrerà Valter Bertani, primo dei non eletti nella lista del Pdl

martedì 26 giugno 2012

Cicchitto: “Monti non doveva fare la legge anticorruzione”.

E Berlusconi applaude. 
Alla riunione dei gruppi parlamentari del Pdl, Cicchitto lancia l'ennesimo avvertimento al governo tecnico. Di occuparsi della nuova normativa che aumenta le pene e amplia i reati dei tangentisti "non glielo ordina il medico", afferma. E l'ex premier si entusiasma


Alla parola “corruzione“, scatta l’applauso di Silvio Berlusconi. Scatta nel momento esatto in cui Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl, scandisce che il governo Monti non avrebbe dovuto occuparsi di portare avanti in Parlamento la nuova legge anticorruzione, che prevede pene più dure per i tangentisti e amplia la tipologia dei reati. E’ accaduto all’assemblea dei gruppi parlamentari del Pdl, e deputati e senatori azzurri si sono subito accodati a battere le mani. 
“Diventa sempre più difficile e sgradevole fare – da parte mia – il ruolo del pompiere rispetto a posizioni che condividiamo anche noi”, ha affermato Cicchitto. “Dite a Monti che ci sono due questioni che noi abbiamo messo in carico. Quello che ha combinato il governo sia sulla corruzione che sul lavoro.

Pierferdinando Casini: l'utile idiota ?


Le vie dell’utile idiotismo sono infinite, però hanno tutte la stessa caratteristica: sembrano intelligenti. Il motivo è semplice: il cretino che le imbocca è salutato come un genio dal leviatano che l’inghiottirà e dalle gazzette al seguito.
Così dopo decenni di vita politica anche Pier Ferdinando, come ogni ex democristiano normalizzato, ha deciso di finire in bellezza da post-comunista.
I meno fessi l’avevano capito subito, prima ancora che lui osasse confessarlo a se stesso, quando aveva intrapreso la Lunga Marcia facendosi paladino di un centrodestra deberlusconizzato; poi è passato alla grande idea del terzo polo, che stava a Casini come il Partito Popolare stava allo scomparso Martinazzoli e come l’Italia di Mezzo stava allo scomparso Marco Follini; adesso pensa ad «una nuova offerta politica alle prossime elezioni».

Il condottiero inesistente


Il segreto del successo politico di Grillo è che Grillo non esiste.
Il suo è il trionfo dell’inesistenza.
Non è un ideologia, non è una proposta di governo, non è un “modello” economico, non è un partito, non è un programma concreto, è un contenitore senza contenuto, un bacino alluvionale per l’ esondazione dei rancori che gonfiano l’Italia devastata da decenni di pessimo governo e di pessime alternative e trovano nell’oceano accogliente della Rete il proprio naturale sfogo.
Per questo rifiuta di parlare con chi non sia un suo chierichetto e di misurarsi con i critici, per il timore che si riveli l’inesistenza di questo gigantesco scherzo che, palesemente, gli sta prendendo la mano.
E’ la creatura immaginaria apparentemente modernissima – ma in fondo antichissima – di tutti coloro che riversano nel suo nome, nella sua magnifica

lunedì 25 giugno 2012

Pensione più tardi, assegno più ricco


La pensione arriverà più tardi ma sarà più ricca: il riordino del ministro Fornero produrrà una sosta più prolungata di tre anni nel mondo del lavoro che consentirà assegni previdenziali più vicini all’ultimo stipendio. Il certificato di idoneità della riforma è arrivato anche dalla Ragioneria dello Stato: la manutenzione del capitolo pensionistico inserito nel decreto salva-Italia riduce il peso della spesa previdenziale rispetto al Pil, mantiene i livelli di adeguatezza degli assegni, assicura la sua sostenibilità finanziaria.
Le previsioni sul lungo periodo sono incentrate su un tasso di crescita medio dell’1,5%, su un tasso di disoccupazione del 5,5%, su una presenza al lavoro tra i 20 e i 69 anni del 74,3%: abbastanza ottimisti, diciamo, rispetto alle cifre attuali di una congiuntura che fa stimare una crescita zero e una disoccupazione molto più ingombrante (leggi qui il calcolo per ogni categoria fino al 2060). In prospettiva è lecito e non irragionevole attendersi

la Lega scarica Formigoni


"Possibili elezioni nel 2013"

La Lega Nord potrebbe, nelle prossime settimane, "valutare l'ipotesi di un'eventuale abbinamento tra le elezioni anticipate in Regione e le Politiche del 2013". E' quanto hanno spiegato il vice governatore lombardo Andrea Gibelli e il capogruppo in consiglio regionale della Lombardia Stefano Galli, al termine della riunione del consiglio federale del Carroccio in cui si è discusso delle vicende giudiziarie che coinvolgono Formigoni. Galli, che ha parlato di fatti che lasciano un po' di mal di pancia, ha anche annunciato un incontro con Formigoni dopo il congresso del Carroccio per fare il punto sulla situazione. Già prima dell'inizio della riunione Maroni era stato esplicito: "Oggi valuteremo, ma mi pare che tutto quello che è successo renda piuttosto difficile che si possa continuare fino al 2015". 

domenica 24 giugno 2012

Il progetto Berlusconi: voto a ottobre per ricandidarsi come premier


L’idea, non “ufficializzata” ma neppure così segreta, è quella di far cadere Mario Monti dopo la riforma del Lavoro e prepararsi per elezioni anticipate ad ottobre 2012. Idea di Silvio Berlusconi che si guadagna il titolo di apertura del Corriere della Sera dove però più che idea è “spettro” se non altro perché qualche problema, a livello di tenuta finanziaria e reazioni dei mercati, in caso di caduta del governo ci sarebbe.
Per il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani si trattda invece di certezza, come a dire che Berlusconi, tra una esternazione anti euro e l’altra è già in campagna elettorale. “Tutte le dichiarazioni del Pdl portano là – è il pensiero del segretario del Pd – il rischio del voto a ottobre esiste davvero”. Ed il disegno, secondo Bersani, è preciso e finalizzato a presentare

sabato 23 giugno 2012

consiglio comunale di lunedì 2 luglio 2012

ore 20.30, presso la Sala Consiliare del Castello Visconteo


ORDINE DEL GIORNO
1) Approvazione verbali di deliberazione e di trascrizione degli interventi relativi alle sedute del 23.4.2012 e del 6.6.2012.
2) Modifica ed integrazione Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.
3) Nomina Commissioni consiliari.
4) Approvazione piano programma lavori pubblici 2012/2014 ed elenco annuale dei lavori ubblici per l'anno 2012.

Feltri: “Voi straccioni, io 700mila euro”

La peggio Italia in un solo week-end


ROMA – Vittorio Feltri, un Marchese del Grillo dei tempi nostri, forse inconsapevole del ruolo ma di certo sincero nell’allocuzione che rivolge al paese: “Voi straccioni, io 700mila euro”. L’affermato giornalista, da decenni osservatore e fustigatore della politica e dei costumi, opinion maker, sì insomma assemblatore di opinioni, indiscutibile punto di riferimento della pubblica opinione orientata a destra, viaggiatore sempre con successo da una testata all’altra del giornalismo appunto di destra e vicino a Forza Italia, alla Lega e ad An quando c’era, ora censore e correttore della linea ufficiale del Pdl, quasi sempre reclamante appunto una linea d’azione più dura e pura da parte di Berlusconi e alleati e ci si perdoni questo elenco interminabile come di

Minetti pornostar: se il problema è crederci


Mi rendo conto che nel momento in cui l’Europa rischia seriamente di andare a ramengo, parlare degli “appetiti” – economici  o di altra natura – di Nicole Minetti appare al solito piuttosto superfluo.
E tuttavia, per come la vedo io, il solo fatto che possa risultare tutto sommato credibile la storia di una consigliera regionale che decida di ‘mettersi a nudo’ accettando l’offerta di partecipare ad un film hard può essere considerato nulla più che un effetto collaterale di almeno due preoccupanti derive della nostra attuale società.
La prima:  il depauperamento di senso della funzione politica. Oltre ad essere stata eletta a simbolo del do ut des – che potremmo tradurre efficacemente con “te la do affinché tu mi dia qualcosa” – la politica appare sempre più agli occhi di tutti  come un semplice mezzo per raggiungere il successo e l’arricchimento personale.

benzina a 1,6 nel week end


Immaginate sia sabato, immaginate tantissima gente, gente che fino a ieri ha lasciato l’auto in garage, scendere di casa, rimontare al volante, e mettersi in fila: non per andare al mare, o al meno non solo, ma per fare benzina al distributore, alla ricerca dello sconto perduto. Immaginate che il sabato in questione sia domani, 23 giugno: file chilometriche alle pompe di benzina, scene che non si vedevano negli ultimi anni nemmeno prima di una annunciata serrata dei benzinai. Tutti in fila, sotto al sole cocente, di sabato o di domenica alla ricerca degli sconti sul prezzo (ormai altissimo) della benzina. E se gli automobilisti in fila per Eni lo scorso week end sono stati 3 milioni, per questo fine settimana se ne attendono ben 5 milioni. Senza tener conto degli automobilisti che sceglieranno altri Esso, Q8, Ip o i no logo.
Non sconti irrisori ma sconti che arrivano anche oltre i 20 cent al litro (che non è poco), sconti che vengono applicati sempre da più distributori, dalla mattina del sabato alla mezzanotte di domenica. Riduzioni sul prezzo che fanno gola a molti: in alcuni casi si arriva a pagare la verde poco meno di 1,6 cent al litro… prezzi di cui quasi non avevamo più memoria. 

Di Pietro verso Grillo. Ma anche Vendola avverte Bersani


Nell'area del centrosinistra sono in corso grandi manovre di posizionamento per il prossimo voto politico, che dovrebbe tenersi nel 2013 ma che potrebbe anche essere anticipato al prossimo ottobre. Lo schema di Vasto appare ormai in via di superamento e, alla prima mossa fatta da Bersani con l'annuncio delle primarie aperte, si preparano a rispondere Antonio Di Pietro e Nichi Vendola, ambedue oggi un po' più lontani dal PD.
Con il passare dei giorni, l'apparentemente incomprensibile rissa tra Di Pietro e Bersani, seguita all' apertura alle primarie di quest'ultimo, inizia ad acquisire un senso ed i contorni di una scelta precisa.
Era sembrato inizialmente strano che, proprio nel momento in cui il segretario del PD apriva il tanto invocato "cantiere" del centrosinistra, seppur rimbrottando il potenziale alleato, quest'ultimo buttasse tutto all'aria con risposte ancor più dure, ulteriormente aggravate dallo scontro del giorno dopo nel corso dell'incontro organizzato dalla FIOM.

venerdì 22 giugno 2012

L’addio della città di Abbiategrasso a Edo Carini


Il ricordo dell’ex assessore, mancato ieri sera all’affetto dei suoi cari, nelle parole del sindaco Arrara. Una vita intera spesa al servizio delle istituzioni: la sua figura sarà ricordata nel prossimo Consiglio comunale

“Ricordo quando, all’inizio degli anni Novanta, entrai per la prima volta in Consiglio comunale, come indipendente nelle file della Democrazia cristiana. Durante il mio primo intervento in aula ero ovviamente emozionato e intimidito. Non dimenticherò mai il gesto di Carini in quell’occasione: non appena terminai di parlare, lui, dai banchi dell’allora Partito comunista, si alzò e venne a stringermi la mano. Fu un gesto che mi colpì molto. Io, giovane e inesperto, sentì l’accoglienza e la stima di quell’uomo che aveva alle spalle una lunga esperienza e che in quel momento desiderava semplicemente incoraggiarmi. Non ho mai dimenticato quel fatto, nel mio rapporto con Carini ho sempre tenuto nel cuore e nella mente quel momento. Un segnale, credo, che anche oggi dovrebbe farci riflettere sul modo di fare politica di allora, basato sul rispetto delle persone, che veniva prima di tutto, che andava oltre qualsiasi appartenenza ideologica e partitica”. 

''La rosa tricolore'': pioggia di smentite su Renzi premier

Il documento riservato de l'Espresso che svela il piano di Berlusconi. L'ira del sindaco di Firenze.


Un piano segreto di Silvio Berlusconi per candidare Matteo Renzi a Palazzo Chigi e salvare il Pdl, garantendosi l’ascesa al Quirinale. 
Lo rivela L'Espresso, entrato in possesso di un documento riservato - pubblicato sul sito del settimanale - che circolava ieri riservatamente nell'aula di Palazzo Madama mentre i senatori si apprestavano a votare per l'arresto di Luigi Lusi. 

Un documento top secret di otto pagine, dal titolo "La Rosa Tricolore" e sottotitolato "Un Progetto per Vincere le elezioni politiche 2013". 

Il piano in 3 mosse

Il piano del Cavaliere per superare indenne il disastro del Pdl in picchiata nei sondaggi e provare a vincere alle prossime elezioni - scrive l’Espresso - prevede tre mosse. Prima: azzerare l'attuale Pdl, insieme a tutti i suoi

giovedì 21 giugno 2012

Chiesa: Scola nomina, Cl aspetta (e spera)


Entro la fine di giugno sapremo se il cardinale arcivescovo Angelo Scola, che proviene da Cl, intende “ciellizzare”, oppure no, la diocesi di Milano.
Il 29 giugno, santi Pietro e Paolo, debutterà infatti il nuovo “governo” della diocesi, formato daiVicari episcopali e dai responsabili di curia. Scola sta decidendo in questi giorni i nomi delModerator Curiae (che dirige gli organismi di curia e coordina il “governo”) e dei Vicari episcopali di settore (i “ministri” della diocesi). Ha già nominato invece il Vicario generale (il suo numero due) e i Vicari episcopali di zona, cioè i responsabili delle sette aree in cui è divisa la diocesi più grande del mondo. I loro nomi (da quello di monsignor Mario Delpini, Vicario generale, a quello di monsignor Carlo Faccendini, nuovo responsabile della zona 1, Milano città) dimostrano che Scola è stato ben attento a non

mozione: in streaming le riunioni del Consiglio Comunale


Premesso che
tra gli obiettivi prioritari del programma elettorale del Sindaco vi è la partecipazione, la trasparenza e il miglioramento del rapporto tra Cittadini e Amministrazione Comunale, così riportati nel programma stesso:
“Tra i valori che ispirano il nostro programma c'è la trasparenza che è il principio in base al quale le attività della pubblica amministrazione devono essere pubbliche e accessibili ai cittadini.
La trasparenza diventa quindi un mezzo per consentire la partecipazione e il controllo sull’operato degli amministratori, che cerca un dialogo con i propri utenti, ponendoli in tal modo al centro di ogni scelta”

mercoledì 20 giugno 2012

Se è il sindacato egiziano a difendere i lavoratori di Basiano


La notizia è di quelle che non possono lasciare indifferenti: l’Etuf, la Federazione dei sindacati egiziani, ha deciso di sostenere la lotta dei lavoratori egiziani a Basiano, provincia di Milano, licenziati alcuni giorni fa senza alcun preavviso. Ahmed Abdel Zaher, l’attuale leader dell’Etuf, non ha fornito molti dettagli circa le azioni che intende intraprendere a sostegno dei diritti dei lavoratori egiziani in Italia, ma alcuni giornali già informano che, almeno per ora, si sarebbe già rivolto ad uno studio legale, al fine di garantire la difesa legale dei 70 lavoratori egiziani (anche se secondo alcune fonti sarebbero 90 i lavoratori egiziani licenziati). 

La Casta non è morta


Nel Palazzo continuano, incredibilmente, a vivere in una specie di stato di eccezione.
1. Stamane Pdl e Lega hanno deciso di sancire il seguente patto: noi Pdl vi facciam passare il Senato federale e voi Lega ci approvate l’emendamento sulla Repubblica presidenziale. Il baratto, che fa riesumare il vecchio asse Berlusconi-Bossi (auguri!), ha avuto come conseguenza il congelamento della norma sulla riduzione dei parlamentari. Bella risposta alle richieste che vengono dal Paese.
2. La sorte di Lusi si decide alle ore 18 circa e perfino i radicali voteranno per l’arresto, non ravvisando nella richiesta della Procura di Roma “alcun fumus persecutionis”, e tuttavia molti nel Pdl, guidati da Nitto Palma,

IMU: 4 aziende su 10 non pagheranno

IMU: il 40% delle aziende non pagherà l'acconto dell'imposta per difficoltà economiche o perché contrarie alla nuova imposta, che tra l’altro riduce la propensione agli investimenti sugli immobili.

IMU: fine dei giochi per il pagamento della prima rata di acconto, in scadenza il 18 giugno. La nuova tassa sugli immobili non ha trovato tutti pronti a rispettare l’obbligo nei tempi giusti, vista la sua complessità di calcolo.
Unimpresa sottolinea che, chi non rispetterà le scadenze (il 40% delle imprese), risulta in difficoltà economica e non in grado di sostenere l’aumento degli importi rispetto alla vecchia ICI.
Di conseguenza «a rischio una fetta rilevante di gettito per Stato e Comuni: da 2 a 8 miliardi di euro».
E secondo un sondaggio svolto presso 900 CAF, il 25% dei proprietari non intende pagare l’IMU, mentre il 15% attenderà dicembre per capire meglio la situazione ed eventualmente saldare l’intera imposta 2012.

Polillo: populismo di governo ?


Secondo quanto riportato da diversi organi di informazione, il sottosegretario Gianfranco Polillo avrebbe dichiarato che in Italia si lavora solo nove mesi all’anno (evidentemente calcolando come “non lavorati” i giorni festivi, le domeniche, Natale, Capodanno, etc.). In effetti è vero che abolendo tutte le festività potremmo ottenere un incremento di produttività considerevole. Il sottosegretario, a questo proposito, avrebbe anche detto che “se noi rinunciassimo ad una settimana di vacanza avremmo un impatto sul Pil immediato di circa un punto”.
Ora, è evidente che – seppure questo fosse vero – riguarderebbe solo alcuni lavoratori. Evidente, infatti, che alcune categorie produttive non fornirebbero immediati vantaggi al Paese dalla decurtazione delle loro ferie.

martedì 19 giugno 2012

mozione in Consiglio Comunale: "l'Italia sono anch'io"


Oggetto: Sostegno alle proposte di legge di iniziativa popolare sul riconoscimento della cittadinanza alle persone ed ai minori nati e cresciuti in Italia da genitori di origine straniera e sul diritto di voto amministrativo ai cittadini stranieri regolarmente residenti in Italia da almeno cinque anni.

Il Consiglio comunale di Abbiategrasso
PREMESSO CHE


Sulle macerie nascono i fior


IL TERREMOTO in Emilia ha provocato danni immensi. E, soprattutto, molte vittime. Ma ha mobilitato, al tempo stesso, il sentimento altruista e solidale degli italiani. Che hanno risposto alle iniziative di sostegno alle popolazioni e ai paesi colpiti dal sisma in modo massiccio e generoso. D'altronde non c'è trasmissione in tv che non raccolga fondi, al proposito. In modo diretto, ma anche indiretto. Attraverso sms e telefonate a numeri dedicati. Mentre le manifestazioni di sostegno si moltiplicano e proseguiranno ancora a lungo. Con grande partecipazione popolare. 
Gli italiani non si nascondono mai, in queste occasioni. Il dolore e l'altruismo si succedono, in stretta e sincera connessione. Le popolazioni, i paesi, i lavoratori delle aree colpite, d'altronde, hanno reagito, a loro volta. Per primi. Con prontezza. Hanno ripreso a vivere, lavorare, dopo aver scavato tra le macerie. E già ora hanno cominciato a ricostruire. 

dal porno soft aIl’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia


Si difende attaccando il capo ufficio stampa dell'Ingv, già attrice di film molto erotici, passata anche per la copertina di Playboy: "Sono qui perché qualcuno mi ha segnalato. Qual è il problema?"


Sonia Topazio si difende attaccando. “Vi dico il nome del politico che mi ha raccomandata se mi dite chi sono i precari che tentano di ancora di screditarmi tirando fuori il mio passato osé. La loro è solo invidia, ma non sono diversi, sono messi lì dai baroni universitari. La differenza è che io ho un grande passato e posso riciclarmi, loro fuori dall’istituto non contano un cazzo”. Così, dopo la nomina a direttore generale dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di un insegnante di educazione fisica, se ne scopre un’altra, e si apre il caso dell’addetta stampa con trascorsi di film erotici e copertine di Playboy.
LA RABBIA DEI PRECARI – Potentina, classe 1969, da dieci anni è la voce e l’immagine del prestigioso Ingv, dove svolge le funzioni di capo ufficio stampa. Ma per alcuni è ancora e sempre “Topazio”, bella e talentuosa attrice di film erotici e soft-porno. Topazio oggi è una “vulcanologa” tra due fuochi. A tirar fuori i suoi trascorsi piuttosto incandescenti sono alcuni tra i 400 riceratori precari dell’Istituto che da anni lottano per un contratto stabile. E faticano a ingoiare questo e quell’incarico (con questo e quel curriculum).

lunedì 18 giugno 2012

Imu, chi ora non paga fa pagare di più a tutti


ROMA – La tanto temuta “deadline” è arrivata: entro oggi 18 giugno bisogna pagare la prima rata dell’Imu, o meglio, l’acconto della rinata tassa sulla casa. Uno slalom tra aliquote, detrazioni, rendite catastali e moltiplicatori che, come rivela un sondaggio di Unimpresa svolto presso 900 Caf, terrà  svolto presso 900 Caf, terrà lontani dal traguardo ben il 40% dei contribuenti. Cioè 4 italiani su 10 mancheranno l’appuntamento con la scadenza. Peggio per loro certo, ma in realtà peggio per tutti perché se il gettito dell’Imu non sarà all’altezza delle aspettative del Governo, le aliquote per il saldo potranno lievitare, compreso per chi invece la scadenza ha rispettato. Complice del “ritardo” di massa un sistema di multe in realtà blando perché, se è vero che per chi non paga quanto dovuto scatta una sanzione pari al 30%, per chi paga in ritardo (ma che comunque incide sui conti che si faranno con l’incasso dell’anticipo) le sanzioni sono molto più basse, nell’ordine del 3% appena.
Sanzioni che a dire il vero non sono eccessivamente blande, punire in misura più dura chi magari è arrivato in ritardo alla scadenza in buona fede, cioè chi magari ha sbagliato i conti e li ha dovuti rifare, sarebbe vessatorio. Il paradosso potrebbe essere però che, per non punire “troppo” i ritardatari, si rischia di punire quelli che sono stati puntuali. E se la stima fatta da Unimpresa e riportata da La Stampa corrisponde a verità, la punizione per i puntuali diventa una quasi certezza.

Gli esodanti


E' L'EPOCA del tempo sospeso. Dove è facile scomparire, divenire invisibili. Uscire dal tempo. Finire nel nulla. Come i "neet", acronimo inglese che richiama i giovani che "non" lavorano e "non" studiano. Ma non sono neppure coinvolti in percorsi di "formazione" e "apprendistato". I giovani né / né. Scomparsi, per le statistiche. Loro, almeno sono giovani. E dispongono di un acronimo inglese. Contrariamente agli "esodati". Che giovani non sono più da molto tempo. Ma neppure abbastanza vecchi per "meritare" la pensione. E vengono (in)definiti con un termine inesistente sui dizionari della lingua italiana. Sono i lavoratori (meglio dire: ex) usciti dal mercato del lavoro prima dei tempi previsti dalla legislazione e dai contratti. In cambio di incentivi, si sono "dimessi", licenziati. In attesa di accedere alla pensione. Un'attesa che la riforma varata del governo ha, improvvisamente, allungato di anni, per molti di loro.

SEL, nè dentro nè fuori

Luperini critico con le scelte di Arrara si rivolge a Finiguerra: "mi dispiace"


“Alle coccinelle ed a Domenico indirizzo solo un “mi dispiace” che viene dal cuore: certo tardivo e probabilmente inutile e sgradito, ma almeno sincero”.
Lo scrive su facebook Michelangelo Luperini, coordinatore locale di SEL. Il Domenico in questione è, ovviamente, Finiguerra, candidato sindaco della lista “cambiamo Abbiategrasso” rimasto escluso dal ballottaggio per un pugno di voti. Un esito che, secondo Luperini, avrebbe potuto essere diverso se diverse fossero state le posizioni di partenza, già però dalla scorsa estate: “la scelta di non sostenere Finiguerra e il gruppo delle coccinelle è stata bilaterale: sia da parte nostra che da parte di Domenico sono venute a mancare le condizioni per una collaborazione, soprattutto in relazione al suo rifiuto ad entrare nel contesto delle primarie, contesto fortemente voluto da Sel in tutti i comuni e quindi non negoziabile localmente.

Il PdL di Alfano: dal “Circo Italia” al tramonto con rancore


L'astio che i parlamentari del PdL riservano al governo Monti è più di un sintomo, è l'odore forte dell'estinzione.

Da che pulpito viene la predica”, recita un vecchio proverbio popolare. E sembra proprio calzare a pennello sull’atteggiamento tenuto dalla compagine del PdL nei confronti del governo Monti al quale riserva una continua critica, un costante mugugno polemico, talvolta sarcasmo gratuito. Sembra piuttosto un sussulto tanto per dire che ancora esistono, che hanno il potere, che sugli scranni sono ancora fortemente incollati. Come se loro, cacciati ignomignosamente con lanci di monetine, siano nella condizione di dare lezioni.
Con anni di governo all’insegna degli interessi del loro padrone, di “bunga bunga”, di corruzione e debito pubblico dilagante, hanno senz’altro la palma
d’oro per il peggior governo che la Repubblica abbia subito. Peggio di Craxi, cacciato anch’egli con lanci di monetine, certo, ma almeno senza il disprezzo del consesso internazionale.

Marchi “rosa” alle pari opportunità

Ma quando il rosa si scolora dove vanno i diritti delle donne?

Cinque anni dopo, quel rosa intrepido si è scolorito sotto strati di negligenza e colpi di ristrutturazioni fino a diventare tanto pallido da non contare più. Era rosa il bollino che, nel 2007, rispondendo a una richiesta europea, premiava, certificandola, l’eccellenza delle aziende italiane, pubbliche e private, nelle politiche di genere.
C’era stata una piccola virtuosa corsa, in quei giorni, a farsi certficare dal ministero delle Pari Opportunità di Barbara Pollastrini. In 150 imprese, grandi e medie, quotate e non, private e pubbliche, si erano sottoposte al test. Ci avevamo quasi creduto.
 Le aziende per partecipare alla selezione dovevano compilare un formulario che un po’ le inchiodava e forse aveva ottenuto il risultato di far riflettere i Flinstones alle risorse umane su espressioni come “catena di valore delle pari opportunità”.

Chiara, la mamma che non si è curata per far nascere il figlio


Chiara aveva 28 anni. Era bella, “intelligente, allegra e autoironica”, come dice un suo amico, innamorata di suo marito Enrico, del figlio Francesco, un anno, e della vita. E’ morta mercoledì scorso, consumata da un cancro che l’aveva colpita durante la gravidanza e che non aveva voluto curare in tempo, per difendere il bambino che cresceva dentro di lei.
Era cattolica, Chiara, sorretta come suo marito da una fede incrollabile, che l’aveva aiutata a superare anche la morte degli altri due figli, nati con malformazioni tanto gravi da essere incompatibili con la vita e morti poco dopo la nascita. Anche allora avrebbe potuto abortire, ma si era rifiutata: «Il Signore ha sempre qualcosa di diverso per noi. Non tutto va come noi pensiamo – aveva raccontato durante una testimonianza resa in una parrocchia romana, a proposito della nascita della prima bambina, Maria – Nonostante tutto è stata una gravidanza stupenda, in cui abbiamo potuto apprezzare ogni singolo giorno, ogni piccolo calcio di Maria è stato un dono. Il figlio dona la vita alla madre”.
Una ragazza romana come tante, una coppia giovane e felice come tante, che ha vissuto il dolore e la perdita come tappe di un percorso che ha come fine ultimo la trascendenza. Al suo funerale, in una chiesa stracolma, Chiara ha voluto che nessuno portasse fiori, ma tutti i partecipanti hanno ricevuto in dono una piantina verde da portare a casa e coltivare.
“L’ha deciso lei, per ricordare a tutti che la vita non ci appartiene, ma viene dall’alto e va difesa, sempre – ha spiegato il marito – Voleva che fosse una giornata di festa, non una cosa triste”.


domenica 17 giugno 2012

Un "Memor Domini" immerso nel potere

Il signor Roberto Formigoni, Presidente della giunta regionale lombarda, non ama molto il suo titolo ufficiale, ma preferisce, come purtroppo altri suoi consimili, farsi chiamare Governatore della Lombardia, titolo che nell’ordinamento amministrativo italiano non esiste ma che tuttavia richiama alla mente privilegi assoluti e poteri decisionali quasi illimitati come un tempo avevano alcune figure del colonialismo ( ricordate il “Governatore delle Indie”?)  ed oggi hanno i capi degli stati federali americani. 
Ciò che mi colpisce in quest’uomo è lo sprezzo con il quale risponde alle domande dei giornalisti, è il fatto che si rivolga sempre agli altri come se tutti fossero lì per raccontare frottole sul suo conto.

sabato 16 giugno 2012

Un prof di ginnastica il nuovo dg dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia


All'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia arriva Massimo Ghilardi, 45 anni, carabiniere di leva, laureato in Scienze motorie e in Sociologia politica. Iscritto all’albo dei promotori finanziari e consigliere comunale a Chiari (Brescia). Nella sua biografia vanta l’appartenenza al clan dei bresciani voluti a Roma dall’ex ministro dell’Istruzione


Su Twitter l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha più di 70 mila follower. Un profilo da rockstar per un ente pubblico che in tempo reale segnala ai cittadini le scosse sismiche registrate dai ricercatori. In piena emergenza terremoto le redini operative dell’Istituto saranno affidate a un nuovo direttore generale, Massimo Ghilardi. Una nomina in nome del merito e della trasparenza invocati a grandi lettere anche sul sito Internet dell’Ente? A leggere il curriculum sorgono dei dubbi: Ghilardi, 45 anni, è carabiniere di leva, laureato in Scienze motorie alla Cattolica di Brescia e anche in Sociologia politica a Urbino, iscritto all’Albo dei promotori finanziari e consigliere comunale del Pdl a Chiari, piccolo comune lombardo. Nella sua biografia vanta però l’appartenenza al “clan dei bresciani” voluti a Roma dall’ex ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini.
È stata lei, infatti, a nominare, con chiamata diretta, Ghilardi a capo della

Berlusconi: "Il Pdl non c'è più".


Tira aria di disfatta nel Pdl, partito che “risale in disordine e senza speranza le valli che aveva discese con orgogliosa sicurezza”. Si dovrebbe scrivere, correttamente, partito che “scende” vorticosamente, piombato addirittura negli ultimi sondaggi (Swg) al 15!
Un tracollo di proporzioni apocalittiche, milioni di elettori, delusi e disorientati, che voltano le spalle al partito del Cav.
E pensare che meno di un mese fa, Berlusconi e Alfano, in una pomposa conferenza stampa, annunciavano urbi et orbi, l’arma “segreta” capace di ridar vita al partito del predellino, riportando il centrodestra di nuovo all’assalto di Palazzo Chigi.
Fatte le debite proporzioni, più “visionari” del fuhrer coi baffetti del 1944-45.
Più il partito si squaglia e più gli ex colonnelli del Cav e i signorotti locali si arroccano, sputando sentenze contro Monti e i partiti tutti, e soprattutto