lunedì 3 settembre 2012

NOTE AGOSTANE


Quando, il 19 agosto, nella sua relazione al meeting CL di Rimini il presidente Monti ha chiesto che non vengano più chiamati "furbi" gli evasori fiscali ho finalmente intravisto, ma solo per un attimo, cosa potrebbe essere il nostro paese se cominciassimo a far le persone serie. Il Presidente Monti indubbiamente è una persona seria, e questo indipendentemente dagli atti del suo governo, che possono piacere o non piacere. Se non fosse quello che è non avremmo mai potuto ritornare ad essere un paese cui viene attribuita credibilità. In poco tempo Monti ci ha riportato alla superficie dalla profondità del mare in cui ci stava facendo annegare Berlusconi. Mi sarebbe piaciuto anche vedere l'indirizzo di governo che avrebbe potuto mettere in atto se si fosse trattato di una situazione normale, non di un periodo di grave emergenza.
Monti è, credo, un uomo con il sentire di destra, ma di sicuro di quella destra illuminata che non pensa ai propri affari (vedi il PDL) ma a condurre il paese ad una condizione di benessere secondo la propria visione di società. Secondo me una alternanza di governo tra una sinistra riformista (e non conservatrice come alcune frange  della nostra sinistra) ed una destra liberale, come potrebbe essere quella guidata da Monti, farebbe bene al paese evitando l'accumulo di posizioni estremiste (da entrambi i fronti) e favorendo uno sviluppo equilibrato di tutti i servizi dello Stato.
Ma, come ho detto, la visione del paese serio è durata solo un attimo. Già il fatto che Monti avesse parlato al meeting di Comunione e Liberazione di Rimini, dove CL non discute ma si autoacclama, dove il congresso è organizzato in modo che risulti evidente l'omaggio delle autorità, civili ed ecclesiastiche, al movimento di CL, dove appuntamenti e relazioni si svolgono nel clima di autosuggestione tipico di molti congressi di sette religiose anglosassoni o di organizzazioni commerciali che si fondano sull'autoconvincimento pianificato a tavolino, mi aveva fatto ritornare alle amare considerazioni di sempre, che siamo un paese in cui alcune categorie di furbi vivono alle spalle di quelli che sono onesti, che questo produce un divario sempre maggiore tra ricchezza e povertà, che non si può costruire un futuro per i figli e nipoti su queste basi. A farmi ritornare alla realtà ha contribuito anche la notizia, il giorno successivo 20 agosto, che era stata revocata la numerosa scorta fissa alla villa di Calderoli, scorta che costava ben 900.000 euro (diconsi novecentomila) all'anno da quando, come un cretino qualunque, si era mostrato con la maglietta che richiamava le vignette su Maometto. Dunque noi pagavamo una cifra simile per proteggere un personaggio del genere? Un paese serio non l'avrebbe mai fatto. Vieni minacciato di morte per le scemenze che dici e che fai? Se vuoi pagati una scorta personale, altrimenti mi dispiace ma "chi è causa del suo mal pianga se stesso", e se ti tolgono di mezzo avremo solo perso uno capace di far porcate, come tu stesso hai detto. E a proposito di porcate, sempre il 20 agosto sono venuto a conoscenza del fatto che, il giorno prima, il gruppo consiliare del PD in Regione Lombardia aveva fatto conoscere i finanziamenti fatti dal 2001 al 2012 dalla stessa regione al meeting annuale di CL. In tutto 1.922.896 euro di soldi pubblici finiti nelle tasche del movimento del Celeste. Si va dai  94mila euro stanziati nel 2001 ai 70mila di quest’anno, assegnati dalla delibera 3880 dello scorso 6 agosto.  Secondo i calcoli del centrosinistra, il picco sarebbe stato raggiunto tra il 2004 e il 2006, quando in tre anni la Regione ha concesso al Meeting contributi per 800mila euro, di cui 311mila nel solo 2004. A questi soldi si aggiungono quelli erogati  dalle società partecipate dal Pirellone, non facilmente contabilizzabili, un fiume di denaro che, a volte con motivazioni di pura fantasia, fluisce nelle casse della "Evidentia Comunication", una srl operativa a Milano ma con sede legale a Rimini, società che rappresenta la cassaforte di CL per il meeting di Rimini (bilancio preventivo del 2012: otto milioni e 400mila euro). Ma questo non è conflitto di interessi  tra un presidente che gestisce soldi pubblici, cioè nostri, e lo stesso presidente che è punto di riferimento per una specie di mafia bianca che ha in mano quasi tutti i centri economici e di potere della Lombardia e che va a farsi acclamare a Rimini, nello stesso stile di noti boss della malavita? "E' una polemica piccina e pretestuosa" ha detto Giulio Boscagli, ciellino di ferro e cognato di Formigoni.  Sarà, ma io vorrei che i miei soldi fossero utilizzati non per Cl ma per chi ne ha veramente bisogno. Io ho sempre pagato tutte le tasse ed i contributi fissati dallo Stato, anzi talvolta ho pagato, nell'incertezza derivante dalla nostra confusione legislativa, qualcosa più del dovuto ed ho il diritto di essere ascoltato perché sono tra chi fornisce stipendi da favola a questi signori. Basta con questi furbi, buttiamoli fuori dalla barca.

29 agosto 2012          Vittorio Sacchi

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