martedì 19 giugno 2012

dal porno soft aIl’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia


Si difende attaccando il capo ufficio stampa dell'Ingv, già attrice di film molto erotici, passata anche per la copertina di Playboy: "Sono qui perché qualcuno mi ha segnalato. Qual è il problema?"


Sonia Topazio si difende attaccando. “Vi dico il nome del politico che mi ha raccomandata se mi dite chi sono i precari che tentano di ancora di screditarmi tirando fuori il mio passato osé. La loro è solo invidia, ma non sono diversi, sono messi lì dai baroni universitari. La differenza è che io ho un grande passato e posso riciclarmi, loro fuori dall’istituto non contano un cazzo”. Così, dopo la nomina a direttore generale dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di un insegnante di educazione fisica, se ne scopre un’altra, e si apre il caso dell’addetta stampa con trascorsi di film erotici e copertine di Playboy.
LA RABBIA DEI PRECARI – Potentina, classe 1969, da dieci anni è la voce e l’immagine del prestigioso Ingv, dove svolge le funzioni di capo ufficio stampa. Ma per alcuni è ancora e sempre “Topazio”, bella e talentuosa attrice di film erotici e soft-porno. Topazio oggi è una “vulcanologa” tra due fuochi. A tirar fuori i suoi trascorsi piuttosto incandescenti sono alcuni tra i 400 riceratori precari dell’Istituto che da anni lottano per un contratto stabile. E faticano a ingoiare questo e quell’incarico (con questo e quel curriculum).
Perché ledono l’immagine e la credibilità dell’ente pubblico.
POSTATA IN RETE – Qualcuno ha iniziato a postare scampoli della sua carriera pornosoft, arricchiti da commenti non sempre finissimi. Il più cliccato è il cortometraggio del 1999, “Benedetta trasgressione”, dove miss Topazio è con tre uomini nello spazio angusto di un ascensore che non arriva mai al piano. Dopo 4 minuti di ardore arriva il lettone: sesso violento, con corde e coltello piantato alla gola che va giù giù giù. Poi ci sono i calendari osé, i servizi su Excelsior e  una copertina di Playboy del 2001 dal titolo “La dottoressa si spoglia”. Come dire? L’ufficio stampa dell’Istituto nazionale di geofisica messo a nudo.
NON SI TIRA INDIETRO – La polemica non coglie di sorpresa la diretta interessata, che non si tira indietro. Così la bella Sonia più che giustificarsi attacca: “Ma cosa credi, i precari dell’Ingv che continuano a tirar fuori questa storia non sono diversi da me. Anche loro sono dei raccomandati, mica sono entrati per concorso. Sono lì solo perché conoscevano qualche barone dell’università”. Magari hanno fatto un PhD o un dottorato o qualcosa del genere. “La loro è solo invidia: io ho avuto un grande passato che non rinnego affatto, ero bella come il sole, che male c’è? Sono stata un’atleta nazionale, attrice di teatro e cinema, scrittrice e giornalista. Questo è il problema, io se voglio mi riciclo altrove come ho sempre fatto, loro invece fuori dall’istituto non contano un cazzo”.
“COS’È QUESTO PURITANESIMO?” –  ”Se proprio lo vuoi sapere sono arrivata lì nell’unico modo possibile nelle amministrazioni statali, per segnalazione di un politico. C’era un posto libero nella didattica e divulgazione e così ho avuto il contratto. E poi diciamolo, ma anche se avessi avuto una storia con il presidente, che male c’è? Che cos’è questo puritanesimo? Anche se avessi avuto una simpatia, diciamo così, con un collega nessuno potrà dire che ho avuto qualche vantaggio, visto che sono stata precaria a 1.500 euro al mese e per averne 2mila mi sono dovuta rivolgere all’ordine. Non è un granché per un incarico di responsabilità come il mio”. Ma niente nomi. “Si dice il peccato, non il peccatore. Facciamo così, ti dico il suo nome se tu mi dici i nomi dei precari che insistono ancora con questa storia”.

fonte: oggi.it

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