Nel Palazzo continuano, incredibilmente, a vivere in una specie
di stato di eccezione.
1. Stamane Pdl e Lega hanno deciso di sancire il seguente patto:
noi Pdl vi facciam passare il Senato federale e voi Lega ci approvate
l’emendamento sulla Repubblica presidenziale. Il baratto, che fa riesumare il
vecchio asse Berlusconi-Bossi (auguri!), ha avuto come conseguenza il
congelamento della norma sulla riduzione dei parlamentari. Bella risposta alle
richieste che vengono dal Paese.
2. La sorte di Lusi si decide alle ore 18 circa e perfino i
radicali voteranno per l’arresto, non ravvisando nella richiesta della Procura
di Roma “alcun fumus persecutionis”, e tuttavia molti nel Pdl, guidati da Nitto
Palma,
Altero Matteoli, Domenico Nania, stanno ancora brigando per il voto
segreto, con cui schermare il loro voto contrario all’arresto.
Servono venti senatori che firmano la richiesta ed è fatta.
C’è una sproporzione incredibile tra la vita reale e quella del
Palazzo. Se il cittadino Lusi avesse rubato una mela al supermercato sarebbe
finito immediatamente a Regina Coeli, sul parlamentare Lusi, accusato di
essersi messo in tasca tra i 25 e i 28 milioni di euro – una somma con cui si
potrebbe sistemare un bel po’ di esodati- si discute da sei mesi e ora i
berlusconiani si pongono un problema di coscienza.
Ci pensate? Lusi libero e riduzione dei parlamentari rinviata sine die. Mamma mia!
fonte: repubblica.it

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