martedì 26 giugno 2012

Il condottiero inesistente


Il segreto del successo politico di Grillo è che Grillo non esiste.
Il suo è il trionfo dell’inesistenza.
Non è un ideologia, non è una proposta di governo, non è un “modello” economico, non è un partito, non è un programma concreto, è un contenitore senza contenuto, un bacino alluvionale per l’ esondazione dei rancori che gonfiano l’Italia devastata da decenni di pessimo governo e di pessime alternative e trovano nell’oceano accogliente della Rete il proprio naturale sfogo.
Per questo rifiuta di parlare con chi non sia un suo chierichetto e di misurarsi con i critici, per il timore che si riveli l’inesistenza di questo gigantesco scherzo che, palesemente, gli sta prendendo la mano.
E’ la creatura immaginaria apparentemente modernissima – ma in fondo antichissima – di tutti coloro che riversano nel suo nome, nella sua magnifica
maschera, nel suo vaffanculismo urbi et orbi, nel suo, proprio suo, simbolo, nella incantevole vaghezza della grande catarsi prossima ventura, ogni inquietudine o rabbia o paura per la propria situazione individuale o per lo stato deplorevole della vita pubblica italiana, genericamente e assolutoriamente descritta come “noi, onesti tartassati” contro “loro, ladri della casta”.
Non essendoci in vista alcun possibile e drastico miglioramento delle condizioni atmosferiche sull’Italia, quale che sia il governo presente o prossimo, o le coperte d’Arlecchino di coalizioni elettorali imbastite in fretta e destinate a scucirsi prima ancora di essere indossate, il successo dell’inesistente non potrà che continuare a crescere, fino all’implosione davanti alla crudele esistenza dei problemi.

fonte: repubblica.it - Vittorio Zucconi

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