Chi intende “picconare” la nostra
Costituzione e cancellare i diritti dei lavoratori, lavora con energia tutti i
giorni. Il Governo “tecnico” di Monti che dopo il disastro creato da
Berlusconi-Bossi-Tremonti doveva risanare e rilanciare l’economia, “risana”
solo le banche e manda in bancarotta il 90% degli italiani. Nessuno parla della
Patrimoniale sulle grandi ricchezze, della lotta alla vergognosa evasione
fiscale e niente accordi con la
Svizzera (come hanno fatto Inghilterra, Germania ed Austria)
per far pagare le tasse ai capitali italiani frodati e imboscati nelle loro
Banche. Le uniche “riforme” fatte dal governo le stanno pagando lavoratori,
pensionati e giovani che con la drammatica contro-riforma che ha allungato
anche di 6 anni l’accesso alla pensione ha fatto aumentare i disoccupati,
saliti al 10% di cui un grande numero di giovani. Tragica è anche la
prospettiva per gran parte dei circa 390.000 “esodati”.
C’è poi l’IMU anche
sulla prima casa, IMU che invece le Fondazioni Bancarie non pagano in barba al
dettato costituzionale della progressività delle tasse sui redditi e sulla
ricchezza. Purtroppo non è ancora finita. Oltre a questo, mentre si ratifica il
“sistema” Fiat-Marchionne già praticato dall’ex ministro Sacconi che ha
cancellato un pezzo importante della Costituzione, ritornano all’attacco
dell’Articolo 18 e a contro-riformare le Leggi della Cassa Integrazione e
Mobilità. Si tenga conto che oggi in Cassa Integrazione ci sono circa 500.000
lavoratori e che la nuova riforma la pagheranno sempre i dipendenti delle
aziende sempre più in difficoltà. E può essere che il Governo Monti, in
continuità con Berlusconi-Bossi, proponga anche questa assurda contro-riforma ,
e passi che al Senato Pdl, Udc, Api, Finiani, votino la fiducia. La cosa grave
e preoccupante è che anche il Pd al Senato abbia votato e si appresti votare
alla Camera la fiducia alle 4 proposte definitive che sanciscono la libertà di
licenziare.. Posizione assurda è quella del padronato che non del tutto
contento di questi favori si stà lamentando per le insufficienti risorse ( 4,5
miliardi di Euro) messe a disposizione dal Governo. Chissà come mai per
“rilanciare” le industrie si chiedano soldi e agevolazioni allo Stato, mentre
per l’acquisto degli ospedali, (vedi il San Raffaele), ma anche per i treni ad
Alta velocità (l’Italo) i milioni si trovano subito. Pare che la maggioranza
parlamentare che sostiene Monti non si ricordi che lavoratori, pensionati,
cassintegrati, giovani con i loro salari ed i sussidi, non arrivino a fine mese
e che anche i consumi di prima necessità siano calati in picchiata. La cosa
fastidiosa è sentire tutti i giorni giornalisti, economisti, parlamentari e
professori di economia, gli ultraliberisti, che sino a 6 mesi fa nascondevano
la crisi ed invocavano la politica del “meno Stato più mercato”, dare le
“giuste” ricette per risanare il Paese, naturalmente salvaguardando i
privilegiati e gli evasori.. Questo non può che tradursi in critiche al governo
Monti ma anche ai partiti, con il risultato della sfiducia e della scarsa
partecipazione alle recenti votazioni. Quella che si crede “antipolitica” è una
pesante critica che nasce e progredisce per colpa della confusione della
politica dei Partiti e delle scelte antipopolari che questa strana maggioranza
governativa stà portando avanti. Più di ieri si sente dire a proposito dei Partiti
che “sono tutti uguali”. Per questo è più che mai necessario discutere, far
capire che un’altra politica economica è possibile e che per realizzarla è
opportuno che le sinistre e le loro proposte si rafforzino; che ci si mobiliti
e si lotti per mettere all’ordine del giorno una politica più equa e umana e
per un diverso e sostenibile modello di sviluppo.Con questo spirito saremo al mercato martedì 3 luglio per informare di ciò che proponiamo.
Il Coordinamento cittadino del Prc Abbiategrasso
Fonte:
Ordineliberta.it

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