lunedì 25 giugno 2012

la Lega scarica Formigoni


"Possibili elezioni nel 2013"

La Lega Nord potrebbe, nelle prossime settimane, "valutare l'ipotesi di un'eventuale abbinamento tra le elezioni anticipate in Regione e le Politiche del 2013". E' quanto hanno spiegato il vice governatore lombardo Andrea Gibelli e il capogruppo in consiglio regionale della Lombardia Stefano Galli, al termine della riunione del consiglio federale del Carroccio in cui si è discusso delle vicende giudiziarie che coinvolgono Formigoni. Galli, che ha parlato di fatti che lasciano un po' di mal di pancia, ha anche annunciato un incontro con Formigoni dopo il congresso del Carroccio per fare il punto sulla situazione. Già prima dell'inizio della riunione Maroni era stato esplicito: "Oggi valuteremo, ma mi pare che tutto quello che è successo renda piuttosto difficile che si possa continuare fino al 2015". 
Durante la riunione, aveva spiegato Maroni, "si parlerà anche della vicenda Formigoni. Sentiremo il segretario lombardo Matteo Salvini e gli altri che verranno a dirci che cosa pensano e che cosa sanno della vicenda. E poi valuteremo". A Maroni "non interessa tanto capire se ci sono fondamenti di carattere penale, perché questo è compito della magistratura, ma se questa vicenda renda possibile la continuazione del governo della Regione Lombardia fino al 2015, perché ci sono ragioni di merito che valuterà il giudice e poi ci sono anche ragioni di opportunità politica che a volte rendono difficile o addirittura impossibile continuare. Questa è la valutazione che faremo".
E un duro monito sulla diffusione della corruzione tra i politici cattolici, arriva dal segretario generale della Cei, monsignor Crociata. "E' impressionante - ha detto il segretario generale della Cei - come tanta nostra gente sia parte integrante di quella folla che va a comporre l'immagine sconfortante di un Paese condizionato dalla presenza di corrotti e corruttori, di evasori e parassiti, di profittatori e fautori di illegalità diffusa, difensori sistematici della rivendicazione dei diritti nell'ignoranza, se non nella denigrazione, dei doveri".

fonte:repubblica.it

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