domenica 15 luglio 2012

Milano-Mortara: aria fritta e promesse da marinaio ?

INCONTRO IN REGIONE PER I PROBLEMI DELLA FERROVIA “MILANO-MORTARA” E DELLA STRADA “VIGEVANO-MALPENSA”

ALL’INCONTRO ERANO PRESENTI
·   PER IL COMUNE DI ABBIATEGRASSO IL SINDACO ARRARA, L’ASSESSORE BRUSATI, IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE MATARAZZO E L’ARCH. AMBOSINI
·   PER L’ASSESSORATO INFRASTRUTTURE E MOBILITA’ DELLA REGIONE LOMBARDIA L’ASSESSORE CATTANEO E IL DIRETTORE GENERALE RICCARDO FERRARI
·   IL DIRETTORE DI RFI UMBERTO LEBRUTO
·   IL RESPONSABILE DI TRENORD

Dopo aver cercato di organizzare un'assemblea pubblica, senza però trovare la disponibilità degli enti interessati a recarsi nella nostra città in tempi rapidi, Venerdì 13 luglio, a seguito della nostra richiesta, siamo andati in Regione Lombardia per sollevare le nostre preoccupazioni riguardanti
·   il raddoppio della linea Mortara-Milano
·   le condizioni di servizio e di gestione della tratta
·   la situazione del progetto di realizzazione della strada Vigevano-Malpensa
·   il raddoppio della Milano Baggio.

Le parole dall'amministratore delegato delle Ferrovie Italiane Moretti nel corso di un convegno alla Bocconi ("Nel 2013 se non ci saranno soldi a bilancio non faremo il servizio regionale"), ci  hanno spinto a manifestare le nostre preoccupazioni in merito al raddoppio della linea (del quale ormai da 5 anni non abbiamo più notizie) e alla gestione della tratta.
Il raddoppio si è  interrotto a Albairate (cascina Bruciata), saltando la tratta Abbiategrasso-Vigevano  e da allora non si è saputo più niente, né dell'opera, né della copertura finanziaria.

L'assessore Cattaneo (con delega alle Infrastrutture e alla Mobilità), dopo averci confermato che negli ultimi anni non era stato più richiesto da parte dell’Amministrazione Comunale un tavolo di confronto, ha ricostruito la vicenda del raddoppio della tratta Milano-Mortara
·   Nel 2006 il CIPE (comitato interministeriale per la programmazione economica) ha approvato il progetto dell'intero raddoppio della linea Milano-Mortara con uno stanziamento di 606 milioni di euro di cui 392 destinati al tratto Abbiategrasso- Vigevano. Il raddoppio è stato realizzato fino a Albairate (cascina Bruciata).
·   La posizione del comune di Abbiategrasso che aveva chiesto l'interramento a -7 mt. Presentava, secondo il parere tecnico di RFI, numerose criticità (problemi della falda idrica, problemi di sicurezza, maggiori costi e aumento considerevole dei tempi di costruzione).
·   Nel 2009 il Cipe ha tolto 335 milioni al progetto a fronte dell’impossibilità di realizzare il raddoppio con le caratteristiche chieste da Abbiategrasso. Tale decisione è stata confermata nel 2011. (La giunta Albetti si è guardata bene di informare il Consiglio Comunale, e quindi la città, di questi tagli, ndr).

Oggi non ci sono altre risorse e risulta quindi improponibile qualsiasi tipo di raddoppio interrato: unica possibilità, secondo l’Assessore Cattaneo, è quella di ragionare se accettare o meno il raddoppio a raso (dopo il 2015) con tutta una serie di possibili interventi di mitigazione dell’impatto ambientale.
L’importante è arrivare ad una decisione precisa e definitiva come ha fatto Vigevano che, stando a quanto comunicato dall’Assessore, ha optato per un attraversamento a raso. Qualunque altra soluzione, anche l'eventuale rivisitazione del percorso pensando all'esternalizzazione, imporrebbe il rifacimento del progetto con tempi biblici.

I rappresentanti di RFI (nella figura del Direttore Iacono e Lebruto) hanno confermato la diversa capacità economica che c'era negli anni 2000 rispetto alla situazione attuale.
Il raddoppio è oggi inserito nelle opere programmate, ma non in quelle finanziate.
Tra le priorità di RFI non c'è il raddoppio della tratta Abbiategrasso-Mortara, che non comporterà comunque nessun sviluppo di trasporto merci e resterà sempre una linea dedicata esclusivamente al traffico passeggeri. RFI ha proposto l'apertura di un tavolo tecnico con Vigevano per ragionare e approfondire l'argomento dell’attraversamento a raso.

Abbiamo affrontato un altro aspetto, non meno importante, che riguarda le condizioni di viaggio con le quali i nostri pendolari devono convivere tutti i giorni, sottolineando con forza e per l’ennesima volta, che il sistema ferroviario locale lamenta numerose deficienze:
·   qualità del materiale rotabile (convogli inadeguati e vecchi)
·   puntualità e affidabilità (pesanti ritardi, cancellazione di corse, guasti continui)
·   condizioni di viaggio (sovraffollamento, scarsa pulizia,malfunzionamento del riscaldamento e peggio ancora della climatizzazione)
·   sicurezza (assenza di controlli, atti di vandalismo).

Abbiamo ricordato ai nostri interlocutori che la frequenza media sulla direttrice è di quasi 17.500 passeggeri al giorno, e abbiamo chiesto spiegazioni per altri due problemi:
·   nel mese di agosto saranno soppressi 4 treni sulla nostra linea
·   sulla S9, al mattino, sono stati cambiati i treni TAF (treni ad alta frequentazione - doppi piani) con del materiale più scadente.

L'infelice battuta di Moretti e i citati problemi finanziari ci fanno pensare che RFI (rete ferroviaria italiana) stia cercando di concentrare il governo dell’azienda verso la parte sana (il Frecciarossa) tralasciando i “rami secchi” ovvero mettendo tali problemi a carico delle comunità.
Le risposte sono state vaghe e sfuggenti. Ci è stato detto che:
·   sono stati investiti 3 milioni di euro negli ultimi due anni sulla nostra tratta
·   sono in programma una serie di interventi per migliorare le condizioni delle stazioni
·   saranno installate telecamere collegabili, oltre che con polizia e carabinieri, anche con la vigilanza interna, per garantire la sicurezza
·   stanno posando la fibra ottica in modo da migliorare la possibilità di trasmettere flussi di informazioni puntuali

Unica proposta interessante è il progetto “Stazioni in Comune” dove si ipotizza la possibilità di affidare le stazioni e gli stabili presenti in loco ai comuni stessi, che possono così usufruire dei locali da concedere poi ad Associazioni o altre realtà no-profit, e nello stesso tempo creare posti di presidio.
Hanno ribadito che la linea sta migliorando e lo scenario non è drammatico come qualcuno vuole far credere.
Con dati ufficiali hanno sostenuto che nell'ultimo anno c'è stato un miglioramento del 6% sui ritardi (la percentuale di puntualità secondo i dati presentati è del 90%) e anche l'aria condizionata, anche se non completamente, è stata installata e funziona quasi dappertutto (solo 6 convogli su 64 in dotazione hanno attualmente problemi di condizionamento).

TRENORD ha precisato che oggi vengono utilizzati equipaggi (personale a bordo) non direttamente dipendenti da loro, ma da TRENITALIA Dipartimento del Piemonte, mentre da dicembre il servizio sarà  direttamente gestito da TRENORD. Ciò garantirà un maggior rispetto degli standard qualitativi in termini di orario e procedure.
Non è vero che i treni della S9 sono stati sostituiti con treni più scadenti e si è provveduto all’aumento della capienza portandoli da 478 posti agli attuali 578.
Il cambio dei treni è stato fatto per omogeneizzare il materiale rotante con il resto della tratta così da rendere più semplice e veloce l’attività di manutenzione e le eventuali sostituzioni per guasti.

La strada “Vigevano-Malpensa”.
L'assessore Cattaneo ha sottolineato che il progetto definitivo prevedeva un intervento di 419 milioni di euro, mentre a tutt'oggi è stato finanziato solo per 280. I restanti non sono a disposizione e sicuramente non lo saranno a breve.
L'operazione si potrebbe fare con l'ultimo progetto dal quale si è stralciato il raddoppio della Milano-Baggio, ma il Ministero delle Infrastrutture è freddo perché persiste un certo dissenso da parte dei comuni interessati.
Stralciare il tratto di strada che arriva a Malpensa vuol dire far decadere il principio, la ratio dell'opera. Abbiategrasso, Magenta e Vigevano devono confermare la loro posizione in merito alla fattività dell’opera per poter usufruire dei finanziamenti previsti dal CIPE. In caso contrario, persistendo la situazione finanziaria attuale, il rischio è che si perderà anche questo finanziamento: con il decreto Spending review i progetti che non partono sono destinati a perdere il finanziamento.

Con questo incontro abbiamo voluto chiarire i problemi e gli stati di fatto in modo da dare il via ad un percorso partecipato teso a monitorare in modo costante e preciso la situazione in modo da effettuare le dovute pressioni su TRENORD e RFI.
Al momento è indispensabile concentrarsi sulle concrete possibilità di intervento strutturale sulla tratta, per arrivare, il più presto possibile, al miglioramento delle condizioni di viaggio.

Per gli altri aspetti (raddoppio e strada) sarà indispensabile un confronto con i cittadini e i comuni interessati, in modo tale che, sulla base di dati precisi, si possano affrontare i problemi e trovare delle soluzioni praticabili, individuando anche quelle che possono essere realizzate in tempi brevi.



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