Berlusconi
ritorna. Ha detto che si candida a guidare il paese per salvare il suo partito
che altrimenti dal 38% scenderebbe a meno dell'8%. Del paese non gliene frega
niente, vuole salvare il partito. Partito che non c'è e non c'è mai stato,
diciamo piuttosto che Berlusconi vuole ripristinare la sua corte. Il sovrano si
sente solo senza la solita ammucchiata di cavalieri e dame proni ai suoi
desideri. Uno schifo. Con una maggioranza che questa repubblica non ha mai
visto, non si è mai occupato del governo di questo disgraziato paese, ma si è
occupato solo di non finire in galera e di passare serate allegre da satrapo del
ventunesimo secolo.
Ci sarebbe da ridere osservando che adesso si preoccupa solo
dell'ennesimo cambio di nome e simbolo del partito, se non fosse che dovremmo
piangere tutti sulla stupidità che regna sovrana in questa nostra Italia. Gli
basterà dire che toglie l'IMU per ricevere una massa di voti da farci stupire.
La malasorte dell'Italia non è Berlusconi, ma gli italiani che lo seguono.
Formigoni continua
imperterrito nella sua impudenza. Tutte, o quasi, le persone che ha scelto come
collaboratori alla guida della Lombardia sono in galera o stanno per andarci, ma
lui fa lo strafottente con affermazioni che definire vergognose è poco. Chi,
come è capitato anche a me, è andato a sbattere contro lo strapotere di tipo
mafioso della Compagnia delle Opere in questa regione si augura che finalmente
si faccia chiarezza sulle responsabilità e sul comportamento del Celeste e
della Compagnia delle Opere, proprio per salvare il popolo di CL che è convinto
di essere su una buona strada, ma è stato buggerato da un gruppo di furbi che lo
stesso Don Giussani avrebbe condannato. Qualcuno mostra di offendersi quando
parlo di comportamento mafioso, ma nelle riunioni assembleari di CL, siano esse
costituite da insegnanti o da imprenditori, ci sono rituali che assomigliano a
quelli presenti nelle riunioni della mafia o della massoneria. Se Formigoni
fosse un uomo corretto dovrebbe solo dimettersi, specialmente ora che la
magistratura ha accertato che si è seduto per l'ennesima volta sullo scranno
della regione con le irregolarità denunciate dai radicali. Ma l'uomo non è un
Memores Domini come dice di essere, lui si crede molto superiore a Dio.
fonte: pdabbiategrasso.it - Vittorio Sacchi

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