Una volta c'era Silvio, rimosso per lo spread. Oggi il viceministro Ciaccia dice che sono i mercati che non ci capiscono. Che è colpa loro. Voi avete capito?
Una volta c'era Silvio (e c'è
ancora). Lo spread volava alto. Berlusconi era (e lo è ancora) la sintesi
dell'Italia che inizia sulle stragi del '92 e della politica a uso e consumo
personale. E tra l'altro era un
gran puttaniere. Eppure difendeva
le famiglie. Preferibilmente quelle che rientravano nello schema dei suoi
grandi elettori. Però Silvio andava rimosso mica per una gestione politica
antitetica e lobbystica, no, andava
rimosso per lo spread. Dicevano. Ci avevano fatto anche un prima pagina chiara,
sul punto: “Fate presto”.
Diceva.
E poi ci hanno detto dei tecnici. Che conoscevano i mercati. Che ci avrebbero salvato.
Si sono messi tutti in fila a sostenerli. Tutti tranne qualcuno. Pd, Pdl, Udc
insieme. L'importante era che Silvio non fosse più Silvio (e intanto lo è
ancora).Oggi dicono che non governeranno insieme. Anzi, che non è pensabile che il PD si allei con l'UDC. Anche se oggi il PD, in fondo, al governo è proprio con l'UDC, e anche il PDL (e Silvio c'è ancora). Un'alchimia di sigle e partitismi.
Ma non è importante pensare alle sigle, ci dicono, è tutto sotto il grande ombrello della "responsabilità". Va bene.
E oggi lo spread è a 520.
Ma i titoloni non ci sono più. Perché il viceministro Ciaccia dice che sono i mercati che non ci capiscono. Che è colpa loro. Come l'altra volta ma finalmente senza Berlusconi (che c'è ancora) e di stare tranquilli. Capito?
Fonte: cadoinpiedi.it

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