Sul tradizionale Meeting di Comunione e
Liberazione quest’anno si sono puntati più riflettori del solito, per
più di un motivo. Intanto per l’assenza dei politici “tradizionali”, sostituiti
dai tecnici, e in secondo luogo per il ruolo molto defilato di Roberto
Formigoni, notoriamente uno degli uomini di punta di CL e sempre in predicato
di spiccare il salto verso una leadership nazionale, ora azzoppata dai noti guai giudiziari.
In questo quadro, gli inviti e poi gli
interventi degli invitati al Meeting di Rimini acquistano una valenza ancora
maggiore per gli umori di una fetta non trascurabile di elettorato cattolico a
pochi mesi dalle elezioni.
E se l’accoglienza per il premier Monti è stata buona ma non eclatante, a fare la figura migliore
è stato Corrado
Passera, che ha parlato questa mattina al Meeting
ottenendo un’ovazione dal pubblico dicendo più o meno le stesse cose dette da
Monti ieri.
Insomma, più
che i contenuti hanno contato la figura del ministro dello Sviluppo Economico,
e soprattutto il suo ottimismo nell’indicare una vicina fine della crisi.
Inoltre, rispetto a Monti, Passera si è esibito in un intervento molto più
politico, a partire da un cavallo di battaglia dei partiti in campagna
elettorale, ovvero il taglio delle tasse:
“Abbiamo uno dei livelli di tassazione
più alti del mondo. E’ una zavorra che dobbiamo correggere, bisogna trovare le
risorse per il welfare e per ridurre le tasse ai cittadini onesti”
Parole che
suonano strane dette dal ministro di un governo che più di ogni altro ha “messo
le mani nelle tasche degli italiani”, e il cui premier proprio qualche giorno
fa ha negato un imminente calo delle tasse. Ma l’exploit di Passera, che come
ministro finora non ha lasciato grandi segni di sé, arriva all’indomani della
commemorazione di De Gasperi a Trento che per molti è stato l’atto fondativo della “Cosa Bianca”, la
formazione centrista che farà proprio il programma del governo Monti e si
candiderà ad ago della bilancia alle prossime elezioni.
Come
scrivevamo qualche giorno fa, Casini pensava proprio a
Passera come
leader della nuova versione del Terzo Polo, ora la Cosa Bianca
“patrocinata” da Bonanni e dal ministro della Cooperazione internazionale
Andrea Riccardi sembra seguire la stessa strada e lo stesso leader. Ora starà a
Passera dimostrare con i fatti, oltre che con le parole, se è adatto al ruolo
di leader.
Fonte: polisblog.it

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