Per un po’ di
giorni si è vociferato con insistenza della possibilità che Mario Monti si
candidasse premier anche nelle elezioni politiche del 2013, e lui stesso aveva
fatto intuire di starci pensando. Poi un brusco stop e Supermario dichiara
esplicitamente di escludere un suo futuro impegno come primo ministro
(nonostante le indiscrezioni di Libero). Cos’è successo? Secondo il
Portaborse, l’attuale premier starebbe
puntando più in alto. O meglio: sarebbe il Capo dello Stato Napolitano a
volerlo come suo successore.
Il suo chiodo fisso è Monti presidente della Repubblica.
Primo motivo è l’europeismo. E’ la vera bussola di Napolitano. Secondo motivo è
il rigore. Altro pallino di Napolitano di cui il professore s’è fatto
interprete nella sua azioni di governo. Rigore nelle politiche, rigore nei
modi, rigore nell’azione di tutti i giorni. Rigore è anche ciò che l’Europa
chiede e che all’Italia manca.
Rigore è anche l’antitesi del berlusconismo e
certamente Napolitano sogna un’Italia diversa, più con i piedi per terra e meno
sfrenata nei lussi e nell’evasione fiscale.
Difficile però
che Monti accetti già ora un ruolo che, nonostante le supposte “forzature” di
Napolitano, rimane soprattutto di supervisione
e rappresentanza. Ma volendo fare un po’ di fantapolitica si può
immaginare uno scenario in cui passi il semipresidenzialismo fortemente voluto
dal Pdl e che Monti decida di correre per salire sullo scranno più alto.
Qualcosa però non quadra: fino a questo momento il Popolo della Libertà ha
spinto per il semipresidenzialismo anche perché il sogno di Silvio Berlusconi è,
da sempre, diventare un presidente della Repubblica con maggiori poteri. Il
Cavaliere accetterebbe di vedere passare la sua proposta solo per farsi fregare
il posto?
In effetti sì,
visto che ormai è sempre più plausibile che il Cavaliere decida nuovamente dicandidarsi
premier per il moribondo Pdl e quindi - se mai dovesse vincere -
l’obiettivo-Quirinale per lui si sposterebbe in là. Ed ecco che i conti
tornerebbero e lo scenario italiano per il dopo-tecnici vedrebbe un
semipresidenzialismo con Monti
Capo dello Stato e Berlusconi premier. Fantapolitica? Per il momento…
Fonte: polisblog.it

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