Non ci sono soldi, e in Francia la discussa linea Torino-Lione è in cima alla lista dei rami da tagliare
La crisi, ma
anche il riscontro delle previsioni sballate all’origine del progetto, mettono la Torino-Lione in pole
position tra quelle da cancellare.
I CUGINI HAN
DETTO STOP - Dice l’Ansa che: La
Francia intende riesaminare ed eventualmente rinunciare a
dieci progetti di linee ferroviarie ad alta velocita’, tra cui la Torino-Lione : e’
quanto riporta il Le Figaro. ‘Lo Stato ha previsto una serie di progetti senza
averne fissato i finanziamenti. Il governo non avra’ altra scelta che
rinunciare ad alcune opzioni’, ha dichiarato il ministro del bilancio, Jerome
Cahuzac. Secondo il quotidiano, sotto esame anche la Torino Lione , a causa
del costo elevato (12 miliardi) e del calo del traffico merci.
UNA CONFERMA
QUASI SCONTATA - Già, come sostenevano da tempo i contrari al progetto le clamorose
previsioni di aumento del traffico merci sulle quali si fondava economicamente
il progetto erano fantasie.
Un buco decisivo nel progetto, che la resistenza
della valle ha fatto in modo che emergesse in tutta evidenza con il tempo,
ritardando il progetto. Oggi che per i francesi è arrivato il momento di
metterci i soldi, sembra proprio che si tireranno indietro.
I FAVOREVOLI
SENZA MOTIVO - Si sapeva da tempo e nonostante questo i partiti della maggioranza
berlusconiana e il PD si sono sempre schierati con durezza a favore del
progetto, tanto che il PD proprio nei giorni scorsi ha promosso espulsioni di
massa a carico dei suoi iscritti in Val si Susa, colpevoi di non piegarsi ai
diktat del partito e di voler continuare a sostenere la posizione più razionale
e quella che ormai da anni appare come quella nella quale s’identifica il vero
interesse pubblico del paese.
IL DATO
FONDAMENTALE - Dice Wikipedia del dato che costituisce la precondizione fondante la
realizzazione dell’opera, di questa come di ogni infrastruttura ferroviaria:
“Secondo le previsioni di metà anni settanta, la linea del Frejus sarebbe stata
interessata a fine anni ottanta da un traffico di quasi 15 milioni di
tonnellate di merci l’anno e dal 1967 al 1984 fu oggetto di interventi di
ammodernamento. Tuttavia nel 1990 il traffico reale ammontò a circa la metà di
quanto indicato nelle previsioni, mantenendosi stabile. Al 2010 il totale
delle merci trasportate lungo la linea storica è stato di circa 3,9 milioni di
tonnellate, mentre nel 2012 i treni passeggeri internazionali che vi transitano
sono 3 per direzione al giorno.”
PROGETTO
INSOSTENIBILE ECONOMICAMENTE - Numeri che negano qualsiasi senso in
un progetto destinato a moltiplicare la portata di linee che già oggi faticano
sempre di più ad attirare traffico e che sono ormai tagliate fuori da flussi
che dirigono altrove e non certo perché la vecchia linea sia più lente di
quella in progetto, trattandosi di una linea destinata alle
merci. Considerazioni che evidentemente hanno fatto breccia nel governo
francese, che non ha mai mostrato l’interesse morboso registrato da parte di
alcuni partiti italiani, che spesso sono parsi più interessati a esibirsi nel
confronto con l’opposizione sociale (deflagrata anche all’interno dei partiti)
che alla realizzazione del progetto, ancora nelle secche degli adempimenti
preliminari nonostante siano trascorsi ormai vent’anni anni dal via al progetto
e nonostante l’invio in valle della polizia di Manganelli ad aggredire i
manifestanti, la stessa ora condannata per lo scandalo di Genova 2001.
CHE SUCCEDE AI
FAN? - L’ufficializzazione
della decisione francese d’abbandonare questo progetto sarà quindi il colpo di
grazia per un progetto nato male e abortito peggio. Un progetto fin
dall’origine impresentabile e impercorribile, che solo carte truccate avevano
reso plausibile a una prima occhiata, ma che pure ha avuto il sostegno marmoreo
dei maggiori partiti del paese, PD e PDL su tutti. Partiti che ora di fronte al
gong suonato dai francesi si ritireranno e defileranno in silenzio senza ammettere
alcuna sconfitta od errore e che ovviamente non ci penseranno proprio a
scusarsi per aver mandato negli anni le forze dell’ordine a combattere in valle
e per la incredibile serie di calunnie ai danni dei valligiani da parte dei
media locali e nazionali, che per anni anno affrontato la questione gridando
alla presenza dei terroristi in valle. Non appena i francesi ufficializzeranno
la questione, punteranno tutti il dito verso l’Eliseo e se ne dimenticheranno
subito prendendola sportivamente, era un gran bel progetto, se non fosse stato
per i francesi sarebbe venuto benissimo.
Fonte: giornalettismo.com

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