Per eliminare le discariche e incoraggiare l’agricoltura locale, il Ministero dell’Ambiente di Città del Messico ha lanciato recentemente un nuovo programma che permette di barattare materiali riciclabili con prodotti alimentari freschi, coltivati nei terreni agricoli della città.
La
mega città con i suoi 20 milioni di residenti genera 12.600 tonnellate di
rifiuti al giorno, e il governo le tenta tutte per ridurre
questa cifra.
Per generare una maggiore consapevolezza
sull’importanza del riciclo e del recupero dei rifiuti solidi, in Marzo è
nato il Mercado del Trueque, si
tiene ogni prima domenica del mese nella piazza centrale e si propone di
diventare il primo collegamento diretto tra scambio di rifiuti
e un approvvigionamento alimentare sostenibile .
Incoraggiando l’acquisto di
prodotti a chilometro zero si sostengono i
produttori locali e, in questo modo, il governo spera anche di favorire la
conservazione del suolo.
Il mercato accetta vetro, carta e cartone,
lattine, bottiglie in plastica PET, e restituisce “punti verdi” rimborsabili
per i prodotti agricoli coltivati nei dintorni di Città del Messico.Oltre che per acquistare frutta e verdura di produzione locale, i buoni
possono essere utilizzati anche per l’acquisto di piante , per curare un orto
in casa.
L’idea ha avuto un successo
immediato: il primo mercato, inaugurato nel mese di
marzo di quest’anno è stato un “ tutto
esaurito, scambio di quasi tre tonnellate di prodotti agricoli per 60
tonnellate di spazzatura“.
Da segnalare anche un’altra iniziativa
simile che si tiene a Jundiaì , in
Brasile: Delicious
Recycling, i cittadini brasiliani si recano in un mercato
ortofrutticolo finanziato dalla municipalità per portare lattine di alluminio, bottiglie di plastica e altro materiale di
riciclo e in cambio ottengono frutta e verdura raccolte direttamente da un orto
pubblico, gestito dalla municipalità, che può
contare su più di 30.000 specie di piante.
In Italia segnalo la bottega dell’ecopunto dove
si può portare carta, plastica, e alluminio e ricevere in cambio, con un
sistema di tessere a punti, generi di prima necessità: dalla pasta, alla
passata di pomodoro, ai legumi.
Prodotti in gran parte sfusi, senza inutili
imballaggi, e a chilometro zero.
Fonte: virgoletteblog.com

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