Il governo è corso ai ripari dopo l'ennesimo
polverone sollevato dagli ultimi
aumenti della benzina.
Pressato da più parti per un taglio, anche minimo, delle accise, così come deciso in Francia, l'esecutivo giovedì 24 agosto si è affrettato a minimizzare la portata dei rialzi, sottolineando in una nota diffusa dal ministero dello Sviluppo economico che i picchi registrati in alcuni distributori di specifiche aree del Paese «non rispecchiano l'andamento reale dei prezzi».
PASSERA NON CI STA. L'aumento del prezzo alla pompa, ha precisato il dicastero guidato da Corrado Passera, «è stato nettamente inferiore all'aumento del prodotto sui mercati internazionali, consentendo di riassorbire in parte anche l'aumento delle accise per finanziare le spese di ricostruzione per il terremoto», deciso prima di Ferragosto e pari (compresa l'Iva) a 0,005 euro al litro.
Quindi
«l'attenzione posta in questi giorni sulle punte di prezzo registrate in alcune
aree di servizio», ha puntualizza ancora via Veneto «non rappresenta
esaustivamente gli andamenti reali e rischia anzi di fornire un alibi per
effetti imitativi».Pressato da più parti per un taglio, anche minimo, delle accise, così come deciso in Francia, l'esecutivo giovedì 24 agosto si è affrettato a minimizzare la portata dei rialzi, sottolineando in una nota diffusa dal ministero dello Sviluppo economico che i picchi registrati in alcuni distributori di specifiche aree del Paese «non rispecchiano l'andamento reale dei prezzi».
PASSERA NON CI STA. L'aumento del prezzo alla pompa, ha precisato il dicastero guidato da Corrado Passera, «è stato nettamente inferiore all'aumento del prodotto sui mercati internazionali, consentendo di riassorbire in parte anche l'aumento delle accise per finanziare le spese di ricostruzione per il terremoto», deciso prima di Ferragosto e pari (compresa l'Iva) a 0,005 euro al litro.
Il ministero ha difeso le compagnie
petrolifere, osservando una riduzione del loro margine industriale, sceso a
10,6 centesimi al litro per la benzina e a 12 per il gasolio.
Del resto, nell'ultima settimana (13-19 agosto, ndr) lo stacco Italia, ovvero la differenza sul prezzo industriale italiano al netto delle tasse e quello medio europeo, è passato per la verde in negativo (-0,001 euro). E anche sul gasolio il differenziale è andato praticamente azzerandosi (a 0,006 euro), rispetto ad un valore medio annuo di 2,4 centesimi per la benzina e 2,6 per il gasolio.
Il dato mostra come in Italia il costo di produzione sia al momento inferiore di circa 2-3 centesimi rispetto a quello di paesi come Germania e Spagna.
ASSOPETROLI SI APPELLA A MONTI. Queste tesi difensive non bastano però ai consumatori, sempre più allarmati dai rincari, né ai distributori di Assopetroli che si sono appellati al presidente del Consilgio, Mario Monti per un taglio della componente fiscale, oggi preponderante sul prezzo finale.
Sulla stessa linea anchela Figisc
Confcommercio , secondo cui quello francese è «un esempio
concreto da seguire con urgenza, visto anche il crollo verticale dei consumi
che ormai tocca il 10% rispetto al 2011».
Del resto, nell'ultima settimana (13-19 agosto, ndr) lo stacco Italia, ovvero la differenza sul prezzo industriale italiano al netto delle tasse e quello medio europeo, è passato per la verde in negativo (-0,001 euro). E anche sul gasolio il differenziale è andato praticamente azzerandosi (a 0,006 euro), rispetto ad un valore medio annuo di 2,4 centesimi per la benzina e 2,6 per il gasolio.
Il dato mostra come in Italia il costo di produzione sia al momento inferiore di circa 2-3 centesimi rispetto a quello di paesi come Germania e Spagna.
ASSOPETROLI SI APPELLA A MONTI. Queste tesi difensive non bastano però ai consumatori, sempre più allarmati dai rincari, né ai distributori di Assopetroli che si sono appellati al presidente del Consilgio, Mario Monti per un taglio della componente fiscale, oggi preponderante sul prezzo finale.
Sulla stessa linea anche
Fonte: lettera43.it
COMUNICATO CODACONS
La benzina ha sfondato il muro dei due euro al
litro. E' il massimo storico ed il superamento di una soglia che sembrava
l'unica salvaguardia ormai rimasta a difesa del consumatore.
Per il Codacons è evidente che si vuole sfruttare il controesodo per incassare milioni di euro in più. Per l'associazione di consumatori, infatti, il prezzo medio della benzina è di almeno 6 centesimi di euro superiore a quanto dovrebbe essere se non ci fosse questa speculazione sulle vacanze degli italiani e questo consentirà alle compagnie petrolifere di incassare, nel solo week-end del controesodo, almeno 36 milioni di euro in più rispetto al dovuto.
Per questo il Codacons chiede che il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera convochi oggi stesso le compagnie petrolifere, non solo per un forte azione di moral suasion ma anche per annunciare provvedimenti seri per liberalizzare il mercato.
Il Codacons invita gli automobilisti a viaggiare nel week-end, uscendo dalla rete autostradale alla ricerca dei super sconti che alcune compagnie stanno praticando.
Per il Codacons è evidente che si vuole sfruttare il controesodo per incassare milioni di euro in più. Per l'associazione di consumatori, infatti, il prezzo medio della benzina è di almeno 6 centesimi di euro superiore a quanto dovrebbe essere se non ci fosse questa speculazione sulle vacanze degli italiani e questo consentirà alle compagnie petrolifere di incassare, nel solo week-end del controesodo, almeno 36 milioni di euro in più rispetto al dovuto.
Per questo il Codacons chiede che il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera convochi oggi stesso le compagnie petrolifere, non solo per un forte azione di moral suasion ma anche per annunciare provvedimenti seri per liberalizzare il mercato.
Il Codacons invita gli automobilisti a viaggiare nel week-end, uscendo dalla rete autostradale alla ricerca dei super sconti che alcune compagnie stanno praticando.

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