sabato 7 luglio 2012

Giù le mani da me


Ecco alcune delle importanti scoperte e riconferme sociologiche e antropologiche fatte grazie alla “Revisione di Spesa” (Spending Review per gli asini) e ai primi mesi del Governo Monti:
- Il mio posto è assolutamente indispensabile, perché ci campo. Tutti gli altri si possono discutere.
- I servizi pubblici in Italia fanno schifo, meno che a quelli che ci lavorano
- Le province sono da abolire, a meno che mia moglie lavori alla Provincia.
- Io non spreco niente e mi guadagno fino all’ultimo centesimo. Siete voi che sprecate.
- Io non faccio parte di nessuna casta, ma guai a chi tocca la mia categoria.
- L’Italia è un nazione di fancazzisti. Tranne me, che lavoro come un mulo.
- Io sono l’unico non raccomandato. Tutti quelli che hanno un lavoro migliore del mio, invece lo sono.
- Raccomandazioni e nepotismo sono il cancro fatale della nostra società. Scusa, adesso telefono a mio a mio cugino, quello che vuota le padelle all’ospedale, per vedere se mi trova un letto.
- Tutti guadagnano sempre più di quello che meritano. Io meriterei di guadagnare molto di più.
- Se non possono aumentare la mia pensione, voglio che siano ridotte quelle degli altri, perché mi sta sulle palle che un altro incassi più di me.
- Chiunque è meglio di chi ci sta governando in ogni dato momento, anche se non abbiamo la più sparata idea di come governerebbe quel “chiunque”.
- Vogliamo nuove infrastrutture, strade, ferrovie, ripetitori, server, router, bande larghe, corsie più larghe, metropolitane, cavalcavia, purchè siano costruiti o piazzati a casa tua, perché i cantieri e le emissioni di microonde fanno venire il cancro.
- Facendo la “differenziata”, si può mandare tutto in Olanda dove c’è una fata con gli zoccoli di legno che “puff”, la fa sparire a spese nostre.
- I giocatori più forti sono sempre quelli che erano in panchina.
- I calciatori sono cialtroni strapagati, ma quello stronzo del mio presidente con braccino corto non compra un attaccante forte per la mia squadra.
- Parcheggiare in seconda fila è una vergogna e una totale mancanza di civiltà. No, guardi, io non sono in seconda fila, sto soltanto aspettando mia moglie che è andata un momentino all’ufficio postale a fare una raccomandata.
- Che ci fanno tutti questi coglioni in autostrada proprio quando decido di andare al mare io?
- Ci sono troppe telecamere in giro.
- Se non ci fosse stata una telecamera non l’avrebbero mai preso.
- La Finanza esagera con questi controlli a sorpresa.
- La Finanza deve fare più controlli a sorpresa.
- Tutti i giornalisti sono giornalai venduti pennivendoli della casta. Tranne quelli che dicono e scrivono quello che penso io e diventano favolosamente ricchi denunciando i ricchi della casta a spese mie.
- E’ colpa dei preti
- E’ colpa degli americani
- E’ colpa della mafia
- E’ colpa dei tedeschi
- E’ colpa dello Stato
- E’ colpa delle banche
- E’ colpa dell’Euro
- E’ colpa delle scie chimiche
- E’ colpa dei cinesi
- E’ colpa dei giornalisti
- E’ colpa dei professori
- E’ colpa degli studenti
- E’ colpa degli incompetenti
- E’ colpa del mio capufficio
- E’ colpa degli immigrati che ci portano via il lavoro
- E’ colpa degli emigrati che ci portano via i cervelli
- E’ colpa di Equitalia
- E’ colpa dei politici
- E’ colpa dei vecchi
- E’ colpa di Marchionne
- E’ colpa dei sindacati
- E’ colpa delle tasse
- E’ colpa degli evasori
- E’ colpa dei ladri
- E’ colpa delle guardie
- E’ colpa della televisione, anche se a frequentare la Rete sembra che nessuno la guardi più dal 1492.
- E’ colpa della legge elettorale
- Non è mai colpa mia
E infine, la Legge Universale del Buon Italiano che non ne può più:
- Se gli altri mi dessero ascolto, le cose andrebbero meglio.
Fortunatamente, la soluzione c’è ed è a portata di mano, condensata nella Legge dell’ ESPERA, “Elettore che Studia i Programma Elettorali con Rapita Attenzione”:
- Per 50 anni mi sono sbagliato e ho sempre votato per partiti e/o persone che mi hanno fregato, ma la prossima volta sono sicurissimo di non sbagliarmi.

Fonte: repubblica.it – Vittorio Zucconi

Nessun commento:

Posta un commento