Ecco alcune
delle importanti scoperte e riconferme sociologiche e antropologiche fatte
grazie alla “Revisione di Spesa” (Spending Review per gli asini) e ai primi
mesi del Governo Monti:
- Il mio
posto è assolutamente indispensabile, perché ci campo. Tutti gli altri si
possono discutere.
- I servizi
pubblici in Italia fanno schifo, meno che a quelli che ci lavorano
- Le province
sono da abolire, a meno che mia moglie lavori alla Provincia.
- Io non
faccio parte di nessuna casta, ma guai a chi tocca la mia categoria.
- L’Italia è
un nazione di fancazzisti. Tranne me, che lavoro come un mulo.
- Io sono
l’unico non raccomandato. Tutti quelli che hanno un lavoro migliore del mio,
invece lo sono.
-
Raccomandazioni e nepotismo sono il cancro fatale della nostra società. Scusa,
adesso telefono a mio a mio cugino, quello che vuota le padelle all’ospedale,
per vedere se mi trova un letto.
- Tutti
guadagnano sempre più di quello che meritano. Io meriterei di guadagnare molto
di più.
- Se non
possono aumentare la mia pensione, voglio che siano ridotte quelle degli altri,
perché mi sta sulle palle che un altro incassi più di me.
- Chiunque è
meglio di chi ci sta governando in ogni dato momento, anche se non abbiamo la
più sparata idea di come governerebbe quel “chiunque”.
- Vogliamo
nuove infrastrutture, strade, ferrovie, ripetitori, server, router, bande
larghe, corsie più larghe, metropolitane, cavalcavia, purchè siano costruiti o
piazzati a casa tua, perché i cantieri e le emissioni di microonde fanno venire
il cancro.
- Facendo la
“differenziata”, si può mandare tutto in Olanda dove c’è una fata con gli
zoccoli di legno che “puff”, la fa sparire a spese nostre.
- I giocatori
più forti sono sempre quelli che erano in panchina.
- I
calciatori sono cialtroni strapagati, ma quello stronzo del mio presidente con
braccino corto non compra un attaccante forte per la mia squadra.
-
Parcheggiare in seconda fila è una vergogna e una totale mancanza di civiltà.
No, guardi, io non sono in seconda fila, sto soltanto aspettando mia moglie che
è andata un momentino all’ufficio postale a fare una raccomandata.
- Che ci
fanno tutti questi coglioni in autostrada proprio quando decido di andare al
mare io?
- Ci sono
troppe telecamere in giro.
- Se non ci
fosse stata una telecamera non l’avrebbero mai preso.
- La Finanza esagera con questi
controlli a sorpresa.
- La Finanza deve fare più
controlli a sorpresa.
- Tutti i
giornalisti sono giornalai venduti pennivendoli della casta. Tranne quelli che
dicono e scrivono quello che penso io e diventano favolosamente ricchi
denunciando i ricchi della casta a spese mie.
- E’ colpa
dei preti
- E’ colpa
degli americani
- E’ colpa
della mafia
- E’ colpa
dei tedeschi
- E’ colpa
dello Stato
- E’ colpa
delle banche
- E’ colpa
dell’Euro
- E’ colpa
delle scie chimiche
- E’ colpa
dei cinesi
- E’ colpa
dei giornalisti
- E’ colpa
dei professori
- E’ colpa
degli studenti
- E’ colpa
degli incompetenti
- E’ colpa
del mio capufficio
- E’ colpa
degli immigrati che ci portano via il lavoro
- E’ colpa
degli emigrati che ci portano via i cervelli
- E’ colpa di
Equitalia
- E’ colpa
dei politici
- E’ colpa
dei vecchi
- E’ colpa di
Marchionne
- E’ colpa
dei sindacati
- E’ colpa
delle tasse
- E’ colpa
degli evasori
- E’ colpa
dei ladri
- E’ colpa
delle guardie
- E’ colpa
della televisione, anche se a frequentare la Rete sembra che nessuno la guardi più dal 1492.
- E’ colpa
della legge elettorale
- Non è mai
colpa mia
E infine, la Legge Universale
del Buon Italiano che non ne può più:
- Se gli
altri mi dessero ascolto, le cose andrebbero meglio.
Fortunatamente,
la soluzione c’è ed è a portata di mano, condensata nella Legge dell’ ESPERA,
“Elettore che Studia i Programma Elettorali con Rapita Attenzione”:
- Per 50 anni
mi sono sbagliato e ho sempre votato per partiti e/o persone che mi hanno
fregato, ma la prossima volta sono sicurissimo di non sbagliarmi.
Fonte: repubblica.it –
Vittorio Zucconi

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