venerdì 15 giugno 2012

Il sangue non dimentica

Sento ripetere in tutti i servizi sportivi delle tv che la nazionale di calcio italiana non sconfigge la Croazia da 70 anni, da un aprile del 1942 a Genova (4 a 0, esordio di Mazzola il Vecchio), in un incontro fortemente voluto da Mussolini. C’è un piccolo dettaglio che viene omesso dai diligenti cronisti sportivi: la Croazia del 1942 non era una nazione indipendente e sovrana, ma un protettorato fantoccio occupato d nazisti e fascisti , con un finto Re italiano mai insediato, Aimone di Savoia, e un dittatore finanziato, protetto e voluto da Mussolini, Ante Pavelic, nonostante una condanna a morte contro di lui, per i suoi crimini precedenti. Un sanguinario che definire “sanguinario” è fargli un complimento e il cui programma politico era massacrare tutti i serbi, gli ebrei e i cristiani non cattolici.
L’orrore di quella occupazione e la brutalità della guerra partigiana condotta da Tito furono l’antefatto dell’abominio innominabile delle foibe. Lascerei perdere dunque ogni riferimento alla “vittoria” italiana del 1942, perché non ci furono nessuna reale vittoria, nessuna partita e nessun evento sportivo. Incidentalmente: l’arbitro era, tanto per evitare malintesi con i croati, tedesco. Forse anche per questo i Croati si battono sempre contro le squadre italiane e tedesche con una tenacia e una rabbia particolari. Buon Europeo a tutti.




fonte: repubblica.it
http://zucconi.blogautore.repubblica.it/?ref=HROO-1








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