venerdì 6 luglio 2012

Il "no" del P.D. alla mozione del gruppo "finiguerra sindaco"

Le motivazioni del voto contrario alla mozione per la riduzione dell'indennità di carica al Presidente del Consiglio Comunale


Riteniamo che la mozione così presentata tenda, se non a svilire, quanto meno a delegittimare il ruolo del presidente del Consiglio Comunale. Ricordiano che stiamo parlando della seconda carica istituzionale dopo quella del Sindaco quindi stiamo parlando di un ruolo di responsabilità.
Non è vero che il Presidente di limita a convocare e dirigere i lavori del Consiglio: la sua presenza è spesso richiesta negli uffici comunali, partecipa a tutte le commissioni consiliari, partecipa ad ogni conferenza dei capi gruppo e, nel caso particolare, riceverà deleghe specifiche dal Sindaco vista  la diminuzione del numero degli Assessori da 7 a 5.
L’indennità di funzione  è prevista dallo statuto del Comune di Abbiategrasso in applicazione dell’art. 82 del d.l. 267/2000: per i comuni superiori a 15.000 abitanti è di 1.317,74  euro mensili lordi (15.812,88 annui) dimezzata, nel caso del Presidente Matarazzo a euro 658,87 mensili lordi (7.906,44 annui).
La mozione presentata chiede di portare tale indennità a euro 74,46, cioè il doppio del gettone di presenza che un consigliere comunale percepisce per le sedute del consiglio comunale e per la partecipazione alle commissioni consiliari (se un consigliere partecipa in un mese ad un consiglio comunale e a due commissioni consiliari percepisce più del presidente stesso!).

Se questa mozione, ci auguriamo non strumentale, o peggio, fatta per parlare alla pancia della gente, è stata formulata per dare un segnale nella limitazione dei costi della politica, è bene ricordare che questa giunta e questa maggioranza stanno lavorando nella direzione del risparmio e dell’ottimizzazione delle spese, rinunciando fin da subito all’aumento previsto dalla legge in virtù del superamento dei 30.000 abitanti, ed eliminando le varie figure di segretari particolari, portavoce e addetto stampa per un risparmio/contenimento delle spese pari a circa 157.000 euro annui (785.000 euro nel quinquennio).
La mozione prevede che il risparmio realizzato con il taglio dell’indennità (7012,92 euro) sia destinata al “fondo di sostegno alle famiglie che si trovano in situazioni di disagio sociale”: possiamo anticipare che tale fondo è già stato aumentato dalla giunta di 20.000 euro.
Per tutto quanto fin qui espresso il gruppo consiliare del Partito Democratico voterà contro la mozione.

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